Pozzuoli, appalto al Rione Terra 6 arresti e altre 5 misure cautelari. Terremoto nel Pd

Coinvolti anche “facilitatori” ed ex politici, uno anche del Salernitano.I nomi eccellenti

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I  militari del Nucleo di  Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e personale della Squadra Mobile della Questura di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure  cautelari personali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della  Repubblica – Sezione Seconda “Reati contro la Pubblica Amministrazione”, nei confronti di  11 persone (di cui 4 sottoposte alla custodia in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 5 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) gravemente indiziate, a vario titolo, di concorso in turbata libertà degli incanti, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e traffico di influenze illecite.
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Il provvedimento è stato emesso all’esito di articolate indagini che avrebbero fatto emergere:
– turbative nella gara per la concessione del Rione Terra di Pozzuoli;
– ipotesi di corruzione per ottenere l’aggiudicazione di altra pubblica concessione;
– intermediazioni illecite sia per l’affare della conversione in struttura alberghiera del Rione Terra, sia per ulteriori appalti pubblici.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari,  avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, pertanto, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
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NOMI ECCELLENTI
Tra gli arrestati in carcere l’ex capo della segreteria del PD, Nicola Oddati, (già strettissimo collaboratore di Nicola Zingaretti). Oddati è attualmente dirigente di staff della Regione Campania, su nomina del governatore Vincenzo De Luca, con ufficio a Roma e il compito di curare i rapporti istituzionali dell’ente regionale con la Conferenza delle Regioni.

Tra gli arrestati in carcere l’ex sindaco Pd di Pozzuoli e consigliere comunale Vincenzo Figliolia, l’imprenditore puteolano Salvatore Musella, amministratore della Cytec srl con appalto al Rione Terra, l’ex presidente dell’Ente Nazionale Italiano del Turismo Giorgio Palmucci, attuale vice presidente Confindustria Alberghi Italia.

Ai domiciliari due collaboratori dell’imprenditore Musella: si tratta di Salvatore Della Corte e di Gianluca Flaminio. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Giovanni Bastianelli (all’epoca dei fatti direttore esecutivo dell’Enit), al dipendente del comune di Pozzuoli Angelo Tortora (ritenuto collaboratore di Figliolia), ad Antonio Carrabba, collaboratore di Musella e a Sebastiano Romeo, ex consigliere della Regione in Calabria e candidato a segretario provinciale del Pd a Reggio Calabria, e a Luciano Santoro, anche lui del Partito Democratico, candidato alla segreteria Provinciale Pd di Taranto, ex assessore comunale a Grottaglie ed ex consigliere provinciale a Taranto.

L’INDAGINE

Il filone di inchiesta della procura di Napoli indaga su fatti che riguardano la gestione di un grande complesso turistico-alberghiero, per assicurarsi la quale Musella avrebbe corrisposto denaro e altre utilità, con cadenza periodica, a Nicola Oddati. Grazie all’intermediazione e al contatto dell’imprenditore con il sindaco protempore di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, sarebbe stata manipolata l’aggiudicazione della concessione, anticipando a Musella i requisiti di partecipazione alla gara. Gli inquirenti ritengono che sarebbe stata, inoltre, predisposta l’individuazione dei partner dell’imprenditore puteolano e la designazione dei componenti della commissione di valutazione delle proposte.

Musella, ancora, sarebbe stato aiutato dai suoi stretti collaboratori Salvatore Della Corte, Gianluca Flaminio e Antonio Carrabba), da un dipendente del Comune di Pozzuoli (Angelo Tortora), da Giorgio Palmucci presidente protempore di Enit, componente della Commissione valutatrice delle offerte per l’aggiudicazione della concessione, oltre che da Giovanni Bastianelli, all’epoca direttore esecutivo dell’Enit. Musella avrebbe anche beneficiato dell’intermediazione illecita di Oddati anche con Luciano Santoro (ex consigliere provinciale di Taranto) e con Sebastiano Romeo (ex segretario provinciale del PD di Reggio Calabria) nell’ambito di appalti per la ristrutturazione, rispettivamente, di «Palazzo Carducci» a Taranto e del complesso scolastico «B. Chimirri» di Catanzaro.

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