Invito di Potere al popolo a cittadini ed associazioni. Domenica 4 febbraio in piazzetta Petrosini ore 10 un banchetto informativo
Difendere il suolo e fermare ulteriori colate di cemento l’obiettivo della “Rete NO PIP”, in particolare “contro l’allargamento dell’area industriale a Fosso Imperatore”.
Gli attivisti di Potere al popolo saranno presenti con un banchetto informativo, domenica 4 febbraio, in piazzetta Petrosini, con la presentazione della “Rete NO PIP”.
“Il Secondo Piano Operativo proposto dall’amministrazione comunale – evidenzia il gruppo nocerino di Pap – prevede un ulteriore allargamento dell’area industriale di Fosso Imperatore (che già ora è di 600.000 metri quadrati) di ulteriori 221.000 metri quadrati (più una serie di collegamenti viari quantificabili in circa 70.000 metri quadrati), andando a coprire completamente una zona che da sempre è stata dedicata all’agricoltura. Questa operazione rappresenta un nuovo attacco al nostro territorio, un nuovo tentativo di trasformare Nocera Inferiore in un deserto di capannoni vuoti e asfalto, dopo anni in cui abbiamo assistito alla devastazione del territorio con opere che lo hanno attraversato senza lasciare nessun beneficio e che stanno soltanto contribuendo al suo impoverimento”.
Una situazione, secondo Pap, che vedrebbe impegnato uno spazio “uguale a 155 campi da calcio”. E poi “la nuova normativa che riguarda le ZES (Zone Economiche Speciali) ha accentrato tutte le decisioni a Roma. Si prepara, quindi, un’ industrializzazione completamente scollegata dal territorio che ripeterà un copione già visto tante volte di aziende che delocalizzano per ottenere sgravi fiscali e pochi anni dopo vanno via. Un’altra grande rapina ai danni del meridione, mentre i nostri giovani continuano ad emigrare per trovare un lavoro dignitoso e non sottopagato e il reddito medio pro capite dell’agro nocerino-sarnese è circa il 30% in meno rispetto al reddito medio italiano”.
Gli attivisti chiedono più attenzione per il territorio nella speranza che la politica accolga le istanze della comunità. “Ai politici chiediamo: dov’è il vostro limite? – si legge nella nota stampa – Fino a quando continuerete a distruggere il territorio sostituendo un’attività che per millenni ha caratterizzato l’agro, l’agricoltura più produttiva al mondo, con un fantomatico sviluppo industriale che inquinando, impermeabilizzando il suolo, coprendo la terra con cemento prepara la catastrofe futura? Una politica che non assume il concetto di limite porta direttamente alla catastrofe”.
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