Si continua dipingere una Salerno che nei fatti non c’è
Una Salerno dipinta come la Costa Azzurra per il turismo da parte da quelli che ormai si sono ridotti a “suonatori per i signori” e che hanno, quantomeno, la memoria corta. Si legge in questi giorni dello straordinario successo dell’ultima stagione di Luci d’Artista 2023/2024, compreso il concertone di fine anno, ma basta tornare indietro con la mente per vedere che non solo non è stato un successone ma la storia vera è tutt’altra.
Nonostante i milioni e milioni di euro spesi da Regione, Comune ed altri enti, una città praticamente “accese” solo In alcune zone e morta in altre , come quella Orientale, dove risiede la maggior parte dei Salernitani, a Salerno sono venuti molti meno visitatori degli anni scorsi. Certo, gli alberghi erano sufficientemente pieni, come anche i B&B ma nel complesso si sono visti meno visitatori di un tempo (ovviamente esclusi il periodo del Covid).
Oggi si scrive e si grida al pienone, al successone per Luci d’Artista per 50 pullman di turisti che arrivavano in città nei weekend, quando un tempo ne c’erano 550 di bus. Lunghe code di auto un tempo iniziavano da Pastena, oggi dal parcheggio sul fiume Irno. Un tempo c’era l’assalto ai treni (pure in quelli di maggiore capienza) che arrivavano da Napoli e l’Agro nocerino come da Battipaglia e quelli della metro, tant’è che in molte stazioni non si poteva né salire né scendere, oggi la situazione è diversa con convogli più piccoli e non sempre pieni.
Negozi pieni solo per il food e di abbigliamento di poco conto: in pratica Luci d’Artista è per la maggior parte un evento di pizzette e coca-cola, mentre i ristoranti sono pieni come accade normalmente nei fine settimana.
Ci si ostina, quindi, ad avere i paraocchi e a scrivere o commentare una realtà che nei fatti è solo un lontano ricordo delle prime edizioni. Tutto questo giustifica milioni e milioni di euro di investimento?
E poi, spendere 570 mila euro per il concerto dei Pooh la vigilia di Capodanno, che certamente non ha riscosso un grandissimo successo ed è passato inosservato anche sui media nazionali, sono un’oculata scelta quando con qualche decine di migliaia di euro in altri centri, come ad esempio le due Nocera, sono state invase da migliaia e miglia di persone?
Insomma, Salerno dovrebbe ripensare alla sua offerta turistica natalizia, evitare maxi spese che poi vengono pagate anche con aumenti delle tasse e cercare occasioni che riportino a Salerno un turismo anche più qualificato.
A.R.