Bradipi in pasto ai leoni, all’ Arechi è notte fonda

Sembra ormai al capolinea l’era De Sanctis

Doveva essere la partita della svolta o quantomeno era lecito aspettarsi una Salernitana col coltello fra i denti e pronta a mordere le caviglie degli avversari. I cosiddetti 11 leoni e invece in campo è scesa una squadra di bradipi, lenti, abulici, impauriti e senza carattere. Vien da chiedersi dove siano finiti gli uomini ancor prima dei calciatori.
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In campo solo musi lunghi e tanti falli che potevano costare più di un espulsione. Il Bologna ha passeggiato sulle ceneri granata, ha banchettato con gli avanzi di una squadra allo sbando ed il 2a 1 a favore degli emiliani è risultato bugiardo. Ormai le speranze iniziano a scarseggiare, la tristezza pervade i tifosi costretti ad assistere a questo scempio e per di più al freddo e pagando il prezzo del biglietto che dovrebbe essere regalato e forse nemmeno in quel caso si dovrebbe accettare di vedere uno spettacolo simile.

Se aggiungiamo che il migliore in campo è stato Simy, un giocatore che non ce ne voglia ma non segnava in A da due anni e mezzo ed era fuori rosa e fuori dai piani tecnici da tempo immemore, ecco che si è detto tutto. Sembra che Iervolino abbia accettato un confronto con la tifoseria. Non possiamo sapere se e a cosa serva questo incontro, l’unica medicina che conosciamo nel calcio per far andar bene le cose sono: la competenza, l’unità di intenti e i soldi, ma tanti soldi che Iervolino sarà costretto a sborsare a gennaio per provare a salvare la squadra. Siamo comunque alle solite.

È dai tempi del dopo Aliberti che si sono susseguiti presidenti che per un motivo o per un altro non avevano il polso della situazione o lasciavano la squadra in mano a terzi e di conseguenza i calciatori facevano e fanno quel che vogliono. Questa è gente che guadagna fior di quattrini e si permette il lusso di passeggiare in mezzo al campo, al cospetto di persone che sudano il pane quotidianamente e fanno sacrifici per pagare il biglietto o l’abbonamento per vedere la propria squadra del cuore che da tempo puntualmente li sta e sta mortificando una città intera.
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Iervolino, da grande imprenditore quale dice di essere, esca allo scoperto e ci metta la faccia e il carattere, altrimenti gli andrà riconosciuto di concreto solo la fortunata intuizione di 20 anni fa con la Pegaso e nulla più.
Fabio Falcone

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