Al centro della vicenda un lite su una casa
Una contesa per un’abitazione legata ad una compravendita avrebbe scatenato un clima teso tra un 39enne imprenditore edile angrese e un 32enne commerciante che venerdì scorso ha avuto un epilogo per fortuna non grave, ma sempre a colpi di pistola si è risolta.
Intorno alle 14,30, in via Nazionale ad Angri G. L. , imprenditore edile, sarebbe stato inseguito e fermato da un 32enne commerciante, S.T. le iniziali: fermato, il 39enne avrebbe temuto un’azione violenta nei suoi confronti e avrebbe estratto la sua pistola legalmente detenuta e avrebbe esploso due colpi contro il commerciante, colpendolo alla gamba e a una mano.
Secondo quanto riporta il quotidiano La Città, al centro del litigio c’è una casa venduta da G. L. al commerciante. Secondo la prima ricostruzione, l’abitazione sarebbe stata regolarmente pagata e su questa sarebbero state avviate più pratiche edilizie di ristrutturazione che dovevano ricevere il bonus al 110%, secondo quanto dichiarato dall’imprenditore edile. Alcune pratiche sarebbero passate, una no.
A questo punto l’acquirente, sempre secondo il racconto di G. L., avrebbe chiesto o preteso la restituzione dei suoi soldi in cambio dell’immobile acquistato ed in più un indennizzo che si aggirerebbe intorno al 50% di quanto pagato. Una richiesta immotivata che avrebbe portato alla resistenza del venditore.
L’acquirente sarebbe così passato a pesanti minacce fino a quando, nei giorni successivi, cioè venerdì scorso, intorno alle 14,30, non ha incrociato G. L. in via Nazionale. Fatta una rapida inversione di marcia con la sua Smart, S. T. con la sua Bmw avrebbe rincorso fino a bloccare la vettura dell’imprenditore edile, che, temendo di essere colpito da eventuali proiettili sparati da una pistola di cui, però, non vi è traccia, ha estratto la sua Smith & Wesson calibro 38 special, legalmente detenuta, e ha fatto fuoco, mirando ai piedi. La vittima è stata colpita ad una mano e alla coscia.
Subito dopo, G. L. è andato a costituirsi alla stazione dei carabinieri di Angri, portando con sé la calibro 38 special e fornendo la massima collaborazione ed una sua ricostruzione dei fatti.
Il ferito, colpito lievemente, per alcune ore non è stato trovato in giro, salvo poi essere medicato in ospedale, per ferite riscontrate guaribili in 10 giorni, anche perché i colpi erano fuoriusciti dalla mano e dalla gamba. S.T. è stato poi immediatamente interrogato dai carabinieri per acquisire la sua versione dei fatti.
Saranno gli approfondimenti dei militari del tenente colonnello Gianfranco Albanese a ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto e soprattutto le cause precise della lite ed il ruolo svolto da chi ha sparato e da chi è stato colpito. Al momento, G. L. è indagato per lesioni aggravate e porto illegale di pistola.
La vicenda sarà oggetto di ulteriore approfondimenti anche da parte della Procura di Nocera Inferiore che al momento ha deciso di spedire in carcere Lombardo, pur essendo incensurato ed essendosi presentato immediatamente ai carabinieri.
Sicuramente le dichiarazioni di G. L. e quelle di S. T. dovranno essere riscontrate nelle prossime ore per venire a capo della vicenda. La prima occasione potrebbe essere già l’udienza di convalida dell’arresto di G. L. , previsto davanti al Gip domani quando potranno emergere nuovi importanti particolari, utili a ricostruire quanto accaduto e i fatti che li hanno motivati.