La storia degli interventi nella cittadella giudiziaria di Nocera Inferiore dagli anni 2011 al 2022, non solo strutturali
Da uno dei primi praticanti avvocato a uno dei sindaci che ha dato un importante contributo alla attuale cittadella giudiziaria che oggi festeggia il trentennale della sua apertura.
Avvocato Torquato partiamo subito da un ricordo personale, lei fu tra i primissimi praticanti avvocato iscritti nel registro dell’allora neonato Tribunale nel 1993… «Avevo il numero 4 annotato sul tesserino, primo Presidente dell’Ordine degli avvocati era il compianto Lucio Grimaldi.
E da sindaco?
«Gli ultimi lavori della cittadella giudiziaria sono stati svolti durante la mia amministrazione: quelli del padiglione civile-lavoro, completati nel 2015. Come Amministrazione accelerammo per un adeguato trasferimento dalla palazzina centrale che ora è perciò interamente dedicata al penale. L’adeguamento dei locali inizialmente destinati al custode e poi resi all’uso degli uffici giudiziari.
O il nuovo parcheggio per il pubblico, lato strada e la adiacente villetta comunale. Tra il 2016 e il 2017. E la gestione aggiornata ed automatizzata, con la Multiservizi, del grande parcheggio interno dirimpetto all’Ufficio del Giudice di pace.
Ma da allora le manutenzioni sono state fatte manutenzioni continue grazie alle maestranze comunali coordinate per anni dall’ing. Canale e soprattutto dal geom. Pasquale Cuomo. Avevamo idea anche del recupero dell’ultimo fatiscente padiglione interno, che pure mettemmo in sicurezza, della ex lavanderia. Spero si proceda in tal senso, quanto prima».
Il Comune ha sempre distaccato in parte una propria unità tecnica per manutenzioni continue, l’unico tra i comuni di un circondario sempre più vasto.
Oltre all’assegnazione di due unità di Polizia Locale presso gli Uffici di Polizia giudiziaria della cittadella.
«Da quando l’intera struttura fu acquisita dal Comune per la costituenda cittadella giudiziaria durante l’Amministrazione Romano, cui contribuì in modo decisivo l’on. Pasquale D’Acunzi, allora consigliere regionale.
In verità i problemi maggiori non sono certo strutturali. Le difficoltà dell’organico sono note, e questo un po’ in tutti i settori del Tribunale, dai Giudici di Pace al civile al penale. Il ruolo di Presidente dopo le dimissioni del presidente Sergio Robustella resta ricoperto ad interim. Ma resta un fondamentale presidio di legalità in un’area strategica.
«In base alla decennale attività sindacale, posso dire che il decoro degli spazi in cui quotidianamente si svolge il lavoro di avvocati e magistrati, consulenti, impiegati forze dell’ordine, ed in cui si accolgono i cittadini, è altrettanto importante. Dà la misura del ruolo che deve avere il luogo dove si amministra la giustizia. E nel nostro caso del più importante Tribunale della provincia. Su questo fronte c’è ancora tanto da fare».
Solo lavori?
«No anche attività continue di collaborazione risolvendo nodi annosi, come quello relativo ad una vertenza per i tributi».
Un ricordo che porta con sé maturato durante il suo mandato sindacale?
«È la straordinaria collaborazione all’inizio della pandemia che vide il Presidente Robustella ed il Procuratore Centore ed il Presidente dell’Ordine Guido Casalino affiancarci con grande efficacia per le necessarie misure di prevenzione».
Un rammarico, da avvocato ed ex sindaco?
«Una cosa minore, ma è un simbolo: da avvocato che ha a lungo frequentato le aule del penale, prima della decennale pausa amministrativa, e che ora ci è tornato, è cambiare le brutte vestigia della sua vecchia funzione la corte interna della padiglione penale. Riqualificarla, perché non porti più i segni della vecchia struttura sanitaria».
Ma c’è una cosa di cui va orgoglioso e che non riguarda edifici e strutture?
«È la messa al lavoro secondo il progetto del nostro piano di zona dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Siamo stati il primo ed a lungo l’unico ambito, in collaborazione con la Procura e il Tribunale, ad attivare un progetto simile. Con risultati eccellenti. Un peccato che a causa delle modifiche della legge sul r.d.c. difficilmente sarà possibile ripeterlo».