Squadra contratta per 80 minuti, il carattere ha fatto la differenza

Salernitana Cagliari è già storia, ora bisogna guardare avanti

Domenica agrodolce per i 18mila cuori granata accorsi allo stadio Arechi per quella che si preannunciava essere la madre delle partite. Si affrontano due compagini appollaiate rispettivamente all’ultimo e al penultimo posto e la posta in palio fa tremare le gambe a entrambe.
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È vero che siamo solo alla nona giornata ma perdere oggi avrebbe avuto ripercussioni mentali difficilmente superabili alla luce della delicata trasferta di Marassi contro il Genoa. Da questi presupposti nasce una partita contratta. Le due squadre si affrontano impaurite e per 80 minuti succede poco e niente. È servito un errore del calciatore granata Martegani per far sbloccare il match. L’ argentino perde un pallone sanguinoso a metà campo e ne consegue l’azione che porta il cagliaritano Luvumbo a tu per tu con Costil ed è 0 a 1.

Pochi minuti e la parità è ristabilita grazie al ritorno al goal del bomber granata Dia. Ma di nuovo pochi minuti e il Cagliari è nuovamente in vantaggio con il neo entrato Viola che sfrutta un buco difensivo e insacca di testa il goal del 1 a 2. Dieci minuti di follia che avrebbero tagliato le gambe a chiunque ma la Salernitana non ci sta e al 95esimo sfrutta un calcio di rigore per fallo di mano dello stesso Viola su cui va Dia e sigla il definitivo 2 a 2.
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Nei secondi finali la Salernitana rischia addirittura di vincerla ma la mira di Ikwemesi non è delle migliori. Finisce quindi 2 a 2 con tante recriminazioni da parte del Cagliari per il rigore giudicato troppo generoso ma puntualmente smentito dagli addetti ai lavori. Difficile giudicare il positivo di quanto visto ma salvare la categoria è troppo importante quindi ci impone di guardare il bicchiere mezzo pieno. Inzaghi è arrivato da poco, non conosce ancora bene i calciatori ed ha lavorato senza 7 nazionali e potenziali titolari.

La reazione caratteriale però c’è stata, quel carattere che è mancato nelle precedenti uscite e che potrebbe riaccendere la scintilla nelle gambe e nella mente di questi calciatori che ben anno figurato lo scorso anno contro tutto e tutti. Quindi lasciamoli lavorare tranquilli. Mister Inzaghi è una persona integra, un carattere simile al tecnico dell’impresa Davide Nicola ma ha dalla sua meno spregiudicatezza e più tempo per rimettere in piedi la barca granata.
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La testa è tutto in questo momento e tifosi e stampa devono remare nella direzione della Salernitana senza creare inutili tensioni e pressioni che non gioverebbero a nessuno. Detto questo però, bisogna operare assolutamente con 3/4 acquisti nel mercato di riparazione per non correre rischi inutili. Questa squadra necessita di rinforzi, soprattutto nei punti nevralgici dove si è visto che con qualche assenza di rilievo la squadra si sgretola alle prime avversità. La società quindi faccia la sua parte e aiuti mister Inzaghi a consacrare definitivamente la sua Salernitana verso il raggiungimento della terza salvezza consecutiva.
Fabio Falcone

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