Sousa ai titoli di coda, che siano gli stessi calciatori a volerlo?

Le alternative per la panchina granata lasciano davvero a desiderare

Pessima Salernitana in Brianza contro il Monza di Adriano Galliani. Ormai è evidente che il giocattolo si è rotto. Commentare i tre goal e la partita in se è superfluo e riduttivo, un campo c’è stata una sola squadra per 70 minuti.
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70 si perché la Salernitana ha giocato per soli 20 minuti, peccato quelli finali, in cui ha mostrato dimostrato di saper creare trame di gioco degne di nota ed è stata solo la sfortuna a non permetterle di concretizzare. Allora qual’è il problema? La testa ovviamente.

Peccato che la colpa ricada sull’unica persona che è davvero un top player nella rosa granata ovvero l’allenatore Paulo Sousa. Allo stesso tempo però crediamo che sia stato proprio Paulo Sousa e la sua cena in terra partenopea seguita da altrettanti malcontenti a creare tanta confusione. Purtroppo le continue dichiarazioni fatte sulla precarietà della rosa messagli a disposizione ha creato una frattura all’interno dello spogliatoio e della stessa società.
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A nulla servono le continue quanto recenti dichiarazioni sulla disponibilità e sull’abnegazione dei suoi calciatori, dichiarazioni che sembrano volte a ricucire uno strappo che si fa sempre più grande condito dal susseguirsi di pessimi risultati. La società pare abbia già deciso per il cambio tecnico, sono al vaglio alcune ipotesi e se ancora non c’è stato il ribaltone è perché le alternative lasciano alquanto a desiderare.

Dicevamo tempo addietro che la società avrebbe dovuto coccolarsi un top player come Sousa uscendo allo scoperto e tutelando la squadra e la stagione. Purtroppo l’inesperienza e un pizzico d presunzione hanno portato la Salernitana a ridosso dell’ultima posizione in classifica e con un ritardo sulle possibili compagini da inseguire che si fa sempre più ampio. Non ci resta che attendere i risvolti de prossimo futuro ma la situazione ad oggi è davvero critica.
Fabio Falcone

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