Perso il “salvagente” Zaia, De Luca verso l’addio al terzo mandato: arriva Manfredi

Una notizia che rischia anche di influenzare il mondo Deluchiano e le prossime elezioni provinciali

I Deluchiani speravano nella ciambella di salvataggio di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, già al terzo mandato con un escamotage, per consentire proprio la terza elezione ai presidenti delle amministrazioni regionali e quindi a Vincenzo De Luca, ma a livello nazionale nel centrodestra in particolare nella lega si è trovata una quadra.

Luca-Zaia-presidente-Venento-RTAliveZaia andrebbe a fare il sindaco di Venezia, anche perché i risultati dell’attuale “doge”, Luigi Brugnaro, non sono esaltanti, tant’è che si spera proprio nell’“onda Zaia” per poter riconquistare il Comune più noto della regione, evitando di passare al Pd. E di questo sarebbe reso conto anche Matteo Salvini, il capo della Lega, che pur si era detto favorevole in generale al terzo mandato.
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I RIFLESSI IN CAMPANIA
Una notizia, questa di Zaia, che preoccupa molto il mondo Deluchiano, anche perché ormai già da tempo l’ex ministro e attuale sindaco di Napoli Gaetano Manfredi aveva già lanciato un’opa sul palazzo Santa Lucia, in accordo con Roberto Fico di M5S, che, in nome di unità politica del centro-sinistra, meglio nota come “campo largo”, vuole cementare l’asse Partito Democratico – 5 Stelle (e Azione), anche sacrificando la candidatura del generale ed ex ministro dell’ambiente Sergio Costa, che già da tempo si stava preparando con vari incontri per la candidatura a governatore della Campania. sergio-costa-roberto-fico--RTAlive

In queste ore il campo largo ha preso forza dall’elezione del nuovo sindaco di Foggia proprio sull’asse Azione-Pd-M5S, possibile anche in Campania, soprattutto se De Luca perderà il congresso dei democrat dopo le elezioni europee.

In questi giorni, tra l’altro, l’attuale presidente della Campania è impegnato in un tour senza risparmio e nei suoi interventi per la presentazione del suo libro “Nonostante il Pd”, sembra volersi creare già un ruolo diverso, di livello nazionale, sparando a zero sul suo stesso partito, con accuse talmente forti che in altri casi avrebbero portato a provvedimenti disciplinari.l'aria-che-tira-Parenzo-De-Luca-contro-tutti-RTAlive

Non passa ora, infatti, che in ogni trasmissione televisivi o convegno dove va, che non metta in testa alle sue invettive il Pd, più del governo Meloni e del ministro con delega per il Mezzogiorno Raffaele Fitto, verso il quale si scaglia per il mancato trasferimento dei fondi alle Regioni. Se il Pd di Elly Schein non arriverà al 18-20% alle prossime elezioni europee, De Luca avrà buon gioco anche come leader nazionale del partito, ma al terzo mandato sembra dover proprio rinunciare. In caso contrario dalla segreteria sarà lancio di missili.

NEL CENTRODESTRA
Contro Manfredi scenderebbe in campo Gennaro Sangiuliano, napoletano, ministro dei Beni culturali, anche se la forza maggiore potrebbe averla Edmondo Cirielli parlamentare di lungo corso e attuale viceministro agli Esteri, che ha molto lavorato in tutta la Campania per Fratelli d’Italia, diventando un punto di riferimento anche all’esterno della sua stessa forza politica.
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LE ELEZIONI PROVINCIALI
Mentre in provincia di Salerno si stanno organizzando liste del Pd e quelle del centro-destra, sono in corso di redazione anche formazioni di area moderata che possano includere il M5S, anche se scarsamente rappresentato a livello comunale. Su tutto questo incombono le notizie che arrivano attorno al futuro politico di Vincenzo De Luca e molti nel centrosinistra si chiedono se non sia giunto il momento di superare il Deluchismo per riposizionarsi nei vari partiti in vista proprio delle elezioni provinciali del prossimo 20 dicembre, venendo attratti dalle liste centriste. Questo potrebbe portare, inoltre, ad un “Si salvi chi può”, con uno tsunami che potrebbe travolgere anche diverse amministrazioni locali.

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