Nocera Inferiore, l’opposizione: “L’Urbanistica non è un affare privato!”

Poche ore dopo la sospensiva della procedura per la scelta del dirigente Settore Territorio e Ambiente, sei consiglieri comunali di opposizione chiedono al sindaco di fornire immediatamente spiegazioni

I consiglieri comunali di opposizione Giovanni D’Alessandro, Pasquale D’Acunzi, Rosa Giordano, Antonio Iannello, Giuseppe Odoroso e Antonio Romano intervengono duramente sulla questione Urbanistica e Lavori pubblici.
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Di questa mattina la notizia del provvedimento del Tar che ha sospeso almeno fino all’udienza di aprile la scelta del comune di attivare una procedura diversa per l’importante individuazione del dirigente del settore.

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IL DOCUMENTO DELL’OPPOSIZIONE
Scrivono i consiglieri di opposizione: «Un’ennesima brutta figura! Il TAR boccia la scelta dell’Amministrazione di procedere ad un avviso pubblico per la scelta di un Dirigente “amico” al Settore Territorio Ambiente a tempo determinato, piuttosto che scorrere la graduatoria vigente di un concorso espletato appena un anno fa che prevedeva l’assunzione di un Dirigente a tempo indeterminato “come previsto dalla pianta organica dell’Ente”.
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Questa vicenda denota, innanzitutto, l’attitudine del Sindaco ad eludere ogni giusta prassi pur di raggiungere determinati obiettivi. Non solo è un atto di sciatteria amministrativa ma è soprattutto la cartina di tornasole di una sua inclinazione a gestire la cosa pubblica in maniera arrogante, personalistica, non conforme alle normative vigenti.

A questo punto, come diceva Andreotti “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”, probabilmente il tecnico secondo in graduatoria non era gradito al Sindaco per interessarsi dell’iter amministrativo della modifica del PUC, specie inerente alle aree PIP dove si prevedono anche insediamenti di attività commerciali attualmente “non previste”, snaturando la natura dei PIP stessi.

Il Sindaco, oggi, ha l’obbligo, “senza agitarsi” o evocare cacce alle streghe, di fornire immediatamente spiegazioni alla Città e revocare gli atti, in autotutela, conferendo l’incarico al secondo classificato in graduatoria del concorso già espletato. Per quanto ci riguarda attenderemo, pazientemente, una convincente motivazione politica alla base di questa scelta scellerata!».

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