Morto il boss scafatese Franchino ‘a belva

Al secolo Francesco Matrone, fu sanguinario capo dell’omonimo clan tra i più forti di Scafati

Francesco Matrone, detto “Franchino la belva” è morto domenica scorsa nel carcere di Milano dove era detenuto in regime di 41bis. Il funerali del 76ienne boss scafatese si terranno in forma privata, per disposizione del questore di Salerno, a Scafati nei prossimi giorni.

Matrone era in carcere dal 17 agosto del 2012, quando fu catturato ad Acerno, dopo un periodo di latitanza ed era finito sulla lista dei latitanti di massima pericolosità in Italia. Condannato due volte all’ergastolo per due omicidi si era reso latitante con la complicità di un parente.
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A capo dell’omonimo clan, uno dei più sanguinari boss della camorra, agli inizi degli anni ’80 si associò, insieme al boss scafatese Pasquale Loreto, altro capoclan scafatese alla Nuova Famiglia capeggiata da Alfieri e Galasso, nella lotta alla Nco di Raffaele Cutolo. Il clan Matrone è considerato in declino, soprattutto rispetto agli ’90 e 2000 quando era predominante in Scafati e dintorni.
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Matrone ha legato il suo nome a un territorio depredato e condizionato nella sua crescita per la presenza di capiclan come lui stesso. Per fortuna, però, la parte viva e migliore della città si è comunque riuscita a sviluppare e di Matrone e di altri camorristi resterà solo un ricordo nei vari processi.

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