«Un gesto inopportuno commesso senza violare, però, nessuna legge»

Il sindaco chiarisce in conferenza stampa la vicenda carta solidale. I tre assessori restano in giunta, perché “persone perbene e di fiducia”

Il sindaco Paolo De Maio risponde con una conferenza stampa alla vicenda della carta solidale che è stata ritirata da tre assessori della giunta comunale di Nocera Inferiore: il vicesindaco Umberto Iannotti e gli assessori Renato Guerritore e Mimma Lamberti.

Il primo cittadino ha dato lettura della lettera inviata dai tre suoi assessori che hanno messo a disposizione del sindaco la loro posizione in giunta. De Maio ha confermato tutti i suoi assessori, attribuendo la vicenda non a una volontà di appropriarsi dei soldi, ma un gesto maturato dall’inesperienza.

L’Intera conferenza stampa sarà disponibile sui canali di Rtalive

Qui di seguito la lettera firmata dai tre assessori. 
LA LETTERA A FIRMA DI UMBERTO IANNOTTI, RENATO GUERRITORE, MIMMA LAMBERTI
«Le vicende della carta solidale che ci vedono coinvolti impongono i sottoscritti a un momento di chiarimento nei confronti di chi ci ha dato piena fiducia ad operare per la nostra città. Premesso che nessun illecito o violazione è stata commessa, visti i criteri di rilascio della carta solidale, legati esclusivamente ai soli parametri ISEE, ciò nonostante, riteniamo, per rispetto nei Tuoi confronti, dell’Amministrazione tutta e dell’intera Città di Nocera Inferiore, di demandare a Te ogni valutazione e ogni scelta, dichiarandoci sin d’ora pronti a rispettarla. Consapevoli dell’inopportunità della nostra condotta, siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità. Questa vicenda ci ha fatto del male non solo come rappresentanti istituzionali ma come persone che, nostro malgrado, si trovano coinvolti in calderoni scandalistici che non ci appartengono e ai quali non siamo abituati. Per queste ragioni, caro Sindaco, Ti comunichiamo che devolveremo ai servizi sociali non solo l’equivalente di quanto ricevuto, rispettando, sin da ora, ogni tua decisione al riguardo».

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