La Salernitana fa risorgere anche l’Empoli, che beffa per i supporters granata
Ennesimo boccone amaro per i supporters granata in terra toscana, la Salernitana perde anche contro l’ Empoli, al momento forse la squadra con più problemi del campionato.
La squadra toscana infatti era orfana del suo bomber principe Caputo e reduce da zero goal segnati, ma come spesso succede ultimamente, la compagnie granata è capace di rinvigorire anche i più dormienti. E così è stato. L’ Empoli domina per tutta la partita e senza il portierone granata Ochoa e con qualche imprecisione in meno, il passivo sarebbe di gran lunga superiore.
Ma c’è chi a Salerno parla di sfortuna perché l’esterno granata Cabral ha preso il quarto legno interno altrimenti si sarebbe pareggiato, aggiungiamo convinti che sarebbe stato immeritato. La Salernitana ha sfoderato una delle più brutte prestazioni da inizio stagione ma le preoccupazioni adesso sono davvero tante.
Le scommesse di Morgan De Sanctis iniziano a confermare le perplessità degli addetti ai lavori, gli infortuni e i ritardi di condizione di punti cardine della squadra come Coulibaly e Mazzocchi ad esempio lasciano un vuoto incolmabile e quel Dia che da Re indiscusso si è trasformato in separato in casa e per giunta insofferente.
E Sousa? Predica calma, fa mea culpa e manifesta convinzioni evidentemente condizionate dalla probabilità che sia lui stesso a pagare per tutti. E già, perché dopo la gara del Castellani, la dirigenza granata ha pensato bene di scaricare le colpe sul tecnico portoghese dandogli un ultimatum calcolato ad hoc dato che all’orizzonte c’è la partita con la corazzata Inter.
Un tifoso aggiunge: ” inutile innervosirsi caro presidente Iervolino, forse si è reso conto che lei non è un super eroe e che non tutto riesce solo perché è stato geniale nella creazione della sua università telematica? Il calcio è tutt’altra storia e vale una regola vecchia quanto l’uomo: il risparmio non è ma un guadagno”.
Come dare torto a questo tifoso, si è riusciti a distruggere quanto di bello si stava costruendo appena un anno fa, sarebbe bastato qualche ritocco fatto nei punti giusti di una squadra già abbastanza forte per gli obiettivi da raggiungere che avrebbe proiettato la Salernitana verso un orbita diversa. Oggettivamente, il materiale umano a disposizione è ben poca cosa, almeno per quello che si è visto fin ora e cambiare tecnico aggiungerebbe solo altra confusione.
Sousa è forse l’unico valore aggiunto di questa squadra e va tutelato, bisognerebbe invece mettere alla porta chi sta remando contro e chi contro voglia crea problemi in campo e nello spogliatoio. Il tempo degli eroi è finito da un pezzo, servono gladiatori pronti a sudare e a remare tutti insieme verso l’obiettivo comune che resta ovviamente la salvezza. Siamo solo all’inizio ma il tempo è già nemico…
Fabio Falcone