Terremoti in superficie e quindi avvertiti distintamente dalla popolazione. Evacuate le scuole
Ancora una forte scossa di terremoto nella zona dei Campi Flegrei e a Napoli, con una magnitudo che supera i 3 gradi della scala Richter. L’ultimo evento tellurico, magnitudo 3.2, è stato registrato questa mattina alle ore 9:10, mentre poco alle 5:06 era stata registrato un sisma di 2,1 e alle 8:31 di e 2.4 gradi: non sono segnalati danni.
L’epicentro del terremoto delle 10.29 è stato localizzato a 2 chilometri da Bacoli, a una profondità di 3 chilometri. Il sisma è stato avvertito in tutti i Campi Flegrei di cui, è bene ricordarlo, fanno parte anche alcuni quartieri della zona occidentale di Napoli.
LA LUNGA CRISI
Dal 2005 è iniziata una nuova fase di innalzamento del suolo a causa del bradisismo che in alcune zone di Pozzuoli ha superato i 115 centimetri. È come il se il sistema di vulcani dei Campi Flegrei stesso gonfiandosi e ad ogni ispirazione o innalzamento del terreno corrisponda un terremoto.
L’Ingv monitora l’area e Giovanni Macedonio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sottolinea che “ad oggi (l’area) non ci sta dando indicazioni di variazioni repentine rispetto al trend osservato egli ultimi 10 anni”.
UNA CRISI… MA DI NERVI
La popolazione è sottoposta alle ripercussione di continui terremoti forti, anche se non particolarmente preoccupanti o che indicano un’imminente eruzione (che potrebbe essere catastrofica per buona parte dell’Europa meridionale). Insomma la crisi potrebbe peggiorare, ma anche regredire.
Al momento, tantissime sono le persone preoccupate e circolano anche video strampalati che parlano di un’imminente catastrofe che, ripetiamo, non c’è. Comprensibile, al di là degli sciacalli, la reazione di tensione delle persone che abitano in zona per il susseguirsi di forte scosse.
Solo tre sono state registrate questo mese (Oggi 3,2, il 22 settembre scorso 3.0 e il sette settembre 3.8 gradi della scala Richter).