Tanta sfortuna per i Granata ma le scommesse si pagano
Preoccupa e non poco lo scivolone interno dei granata all’Arechi contro il Torino. I “granata del nord” rifilano 3 goal ad una Salernitana decisamente troppo tenera ma altrettanto sfortunata. Il risultato non è del tutto veritiero, all’appello manca un rigore sacrosanto su Cabral che avrebbe probabilmente riaperto la partita ed un palo interno dello stesso Cabral, il più in palla dei suoi.
La Salernitana vista ieri, complice l’assenza di un pilastro a centrocampo come Coulibaly e dell’attaccante principe Dia ha lasciato molti dubbi e molte domande. In primis la conduzione del mercato estivo con un badget ridotto e la decisione di puntare su delle scommesse nei punti chiave di una squadra che necessita di un centrale forte e di esperienza, di un terzino sinistro (lacuna mai colmata e che dura da ormai un anno e mezzo), un faro a centrocampo che sostituisca il fantasma di Bohinen ed una punta da affiancare al solo Dia che quest’anno aggiunge alla solitudine nel reparto anche l’insofferenza per una mancata cessione.
Tutti ingredienti che destano preoccupazioni per i supporters granata e crediamo anche per il patron Iervolino che vede anche il suo allenatore non più sul pezzo ma che dimostra di avere sempre meno in pugno il suo gruppo. C’è da dire che anche ieri la Salernitana ha goduto dei suoi alibi ma siamo sicuri che quando questi finiranno, la squadra sia in grado di fornire garanzie per come è stata costruita?
Si rischia di arrivare al mercato di riparazione con davvero tanto da riparare, classifica compresa ma per come stanno viaggiando le dirette concorrenti, il divario potrebbe rivelarsi un fantasma del passato, potrebbe ripetersi la stessa situazione in cui Mago Nicola e Santo Sabatini costruirono un autentico miracolo. Non è sempre così facile però quindi bisogna cambiare registro già dalla prossima partita che è un altro scontro diretto. Siamo solo agli inizi e nulla è perduto ovviamente ma mai sottovalutare il nemico “tempo” perché stargli dietro a volte è davvero frustrante.
Fabio Falcone