In un comunicato pubblicato da Villa dei Fiori, un’invettiva sul prossimo consiglio comunale di Nocera Inferiore
Non sorprende che in molte vicende riguardanti Villa dei Fiori, a differenza degli altri centri di riabilitazione, spesso si finisca con manifestazioni, raccolte firme, proteste e roboanti comunicati stampa, ma prima di un voto in consiglio comunale arrivare a chiedere le dimissioni di chi non parteciperà alla seduta di mercoledì 9 agosto prossimo a Nocera Inferiore è davvero fatto non comune.
Tra l’altro, si tratta di un consiglio comunale che ha un unico punto all’ordine del giorno, la deliberazione sull’interesse pubblico nell’ampliamento di Villa Dei Fiori sulla collina San Pantaleone. Una vicenda figlia di un lungo iter che nel 2017 aveva avuto l’ok della conferenza dei servizi, salvo poi le perplessità dei funzionari comunali che hanno indotto la passata Amministrazione a chiedere un’integrazione documentale. Il Tar aveva dato ragione al Comune, decisione ribaltata dal Consiglio di Stato, disponendo inoltre che venga convocato il consiglio comunale di Nocera Inferiore, entro 45 giorni, per esprimersi sull’interesse pubblico del progetto, senza obbligare, però, a esprimere un voto favorevole a nessuna delle opzioni in campo.
Il presidente del consiglio comunale nocerino ha convocato l’assemblea cittadina per mercoledì prossimo, scatenando le proteste delle opposizioni, con sei consiglieri che hanno sottoscritto un documento dove hanno lamentato di non aver avuto neanche la possibilità di consultare documenti per poter decidere sull’unico punto all’ordine del giorno.
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IL COMUNICATO DI VILLA DEI FIORI
«Mercoledì il Consiglio comunale dovrà esprimersi su un’opera che riguarda tutta la città. Sarà un momento importante, di grande responsabilità. Ora la parola passa ai rappresentanti della città per decidere se quest’opera (che per noi è una grande opera) deve essere realizzata oppure no. Ognuno decida in piena libertà e coscienza, qualsiasi sia la scelta noi l’accetteremo.
Una cosa però non accetteremo mai, come lavoratori e come cittadini: che ci siano persone che fuggano dalla loro responsabilità non presentandosi in Consiglio comunale, rinunciando ad esprimere il loro voto. Questo per noi sarebbe imperdonabile. Sarebbe da parte di qualsiasi consigliere – tanto più se a parole vicino ai temi della salute e dei più deboli – un irreparabile tradimento dei valori e dei doveri nei confronti della città e di chi l’ha eletto. Un’offesa che ci porterebbe a chiedere le dimissioni da consigliere.
Ma siamo certi che di fronte a una decisione così importante per il futuro del nostro territorio nessuno si tirerà indietro dallo svolgere il suo compito. Ne andrebbe della sua onorabilità e della sua credibilità. Aspettiamo quindi mercoledì 9, qualsiasi sia l’esito del voto in Consiglio comunale».
IL COMMENTO
Sarebbe troppo banale ricordare che, secondo le regole della democrazia rappresentativa, la non partecipazione a un voto può essere di per se stessa una modalità di espressione del dissenso (su questo c’è uno straripante fiume di letteratura).
L’importante è che chi rappresenta una comunità possa decidere sempre in piena libertà cosa fare, anche se partecipare o meno a una votazione. L’intemerata che si legge sul sito di Villa dei Fiori non arriva a connotarsi come una minaccia, ma certamente è un inusuale caloroso sollecito per la partecipazione al voto. Sennonché l’ordinamento giuridico assicura la piena libertà dei consiglieri anche di non partecipare al consiglio comunale. Siamo certi che i consiglieri comunali di Nocera Inferiore valuteranno il reale interesse pubblico del progetto, considerando tutte le variabili.