La minoranza lamenta la convocazione per il 9 agosto del consiglio comunale sul progetto di ampliamento della struttura. Nessun confronto su progetti e altri elementi utili alla discussione non essendo stata convocata neanche una conferenza dei capigruppo

Ecco il comunicato stampa della minoranza.
«È stata convocata, evidentemente col solo conforto della maggioranza che sostiene l’Amministrazione De Maio, l’assemblea cittadina per il 9 agosto con l’unico punto all’ordine del giorno della deliberazione sulla riqualificazione con ampliamenti degli spazi del presidio riabilitativo di Villa dei Fiori, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del 17 luglio scorso.

Sentenza che impone al Consiglio comunale di esprimersi nuovamente circa la conformità del progetto a finalità d’interesse pubblico sulla base delle risultanze della conferenza dei servizi del 12 dicembre 2017, nel termine di 45 giorni dalla comunicazione della sentenza stessa. Dunque, almeno entro il 31 agosto, conteggiando la decorrenza del termine dalla data di pubblicazione della sentenza, e cioè il 17 luglio.

La deliberazione che il Consiglio comunale è chiamata ad adottare riguarda una valutazione molto seria, che in passato ha già creato notevoli tensioni all’interno dell’Amministrazione Torquato. Adesso, invece, a dispetto della delicatezza della questione, si convoca il Consiglio comunale in maniera del tutto frettolosa, a pochi giorni dal Ferragosto, senza concordare alcunché con le opposizioni. E lo si fa senza avere neppure convocato la Conferenza dei capigruppo, luogo in cui si sarebbe dovuto almeno discutere degli orientamenti diversi sulla vicenda, prima del dibattito consiliare.

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A tutti i consiglieri chiamati a esprimersi su un tema così sensibile, e non solo quelli di maggioranza, avrebbe dovuto consentirsi un confronto adeguato sui documenti, alla presenza della Segretaria comunale e dei dirigenti competenti. A dispetto di tutto ciò si convoca all’improvviso un consiglio comunale monotematico che, atteso il periodo feriale, non consente a tutti i consiglieri comunali di partecipare, trovandosi alcuni di loro fuori città, se non addirittura all’estero.

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Noi riteniamo che questo modo di condurre l’Assemblea cittadina su un tema così decisivo per nostra Città, non sia consono né al dovuto rispetto per le opposizioni né la dovuto riguardo per la decisione da adottare. La serietà della vicenda avrebbe meritato un’attenzione particolare. Mentre, invece, si prospetta un consiglio con molte assenze».

Pasquale D’Acunzi Giovanni D’Alessandro Rosa Giordano Antonio Iannello Giuseppe Odoroso Antonio Romano