Aperta un’inchiesta sulla morte di Elia Caroccia

Ad indagare sulla tragedia di Roccamandolfi i carabinieri e la procura di Isernia

Ascoltati i testimoni e gli amici di Elia Caroccia la ragazza di 32 anni di Nocera Inferiore, precipitata in una scarpata per 80 metri a Roccamandolfi in provincia di Isernia, nei monti a confine con la provincia di Caserta.

I carabinieri e la procura di Isernia stanno ricostruendo quanto accaduto poco dopo le 13.30 di ieri, quando la ragazza nocerina ha probabilmente inciampato lungo il sentiero qualche centinaio di metri dopo il ponte tibetano, attrazione della zona. Stamattina il punto sulle indagini in procura ad Isernia. Intanto disposta l’autopsia sulla salma, un atto che sembra dovuto per ricostruire una vicenda così dolorosa ed anche per fugare dubbi ad esempio nella tenuta del sentiero.
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L’INCIDENTE
Il gruppo di amici, tra i quali e il suo fidanzato Giuseppe, residente a Recale in provincia di Caserta, stava ritornando da un’escursione, quando è avvenuta la tragedia. I due fidanzati erano rimasti un po’ lontano dal gruppo, ma gli amici si sono avveduti della tragedia e hanno dato l’allarme. La ragazza è precipitata lungo una scarpata e probabilmente è deceduta sul colpo.
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IL RECUPERO DELLA SALMA
Si sono dovuti calare per 80 metri in un dirupo con una fitta vegetazione i vigili del fuoco e gli uomini del corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico del Molise. Hanno impiegato oltre sei ore per riportare sul sentiero la 32enne nocerina, tale era la difficoltà di recupero a causa dell’area impervia.

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IL DOLORE DELLA FAMIGLIA E GLI AMICI
In ospedale ad Isernia ad attenderla mamma Virginia, che praticamente, quando era già alle porte della struttura sanitaria ha scoperto che la figlia era deceduta. Il fratello della ragazza, Salvatore, 19 anni, da poco diplomatosi all’Istituto nautico di Salerno, è stato sostenuto in questo momento dalla comunità della Gioventù francescana del convento di Sant’Antonio di Nocera Inferiore, della quale anche la sorella ha fatto parte (la mamma è terziaria francescana). Fortemente provati da questa tragedia tutta la fraternità di Sant’Antonio che aveva visto crescere nelle sue file la famiglia.
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I SOGNI DI ELIA
Un nome poco comune per una donna, Elia era poco comune anche nella vita. Un sorriso sempre sul volto, nonostante stesse pensando ad un nuovo lavoro oltre il call center di Pompei dove era impegnata, sognava di sposarsi. Come tutta la sua famiglia era molto generosa e laboriosa e si affacciava alla vita dopo aver superato delle difficoltà. Viveva a pieno i valori acquisiti durante il periodo della Gioventù francescana, ma il suo sorriso è stato oscurato dalla tragedia durante quella che doveva essere una gita nei monti molisani.

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IL CORDOGLIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI NOCERA INFERIORE
L’Amministrazione Comunale e la città tutta di Nocera Inferiore si stringono alla famiglia Caroccia per la tragica scomparsa della giovane Elia. Ci uniamo al loro dolore, nella speranza che Elia possa riposare in pace. Il Sindaco Paolo De Maio.

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