Santonicola: “Il medico di medicina generale torni ad essere un professionista della salute”

Questo l’appello lanciato da Santonicola, presidente dell’Associazione Medica Società Scientifica Anardi

Lettera aperta del medico ai Direttori di Distretti, ai Direttori Sanitari, ai Direttori delle ASL della Regione Campania.

“Il mio appello affinché il Medico di Medicina Generale possa riappropriarsi del suo ruolo di professionista della salute. La Campania, una regione che vive nel limbo. Come Medico di Medicina Generale e Presidente dell’Associazione Medica Società Scientifica Anardi, mi sento in dovere di fare una pubblica denuncia. Le ricette dei farmaci-esami la deve fare nel SSN chi ha visitato il paziente. Il Certificato di Malattia lo deve emettere il medico che fa la prognosi.

Ad - Web Hosting SiteGround - Creato per semplificare la gestione del sito. Clicca per scoprire di più.Dopo 7 anni dalla delibera Regionale del 2016, la Regione Campania decise che gli specialisti ospedalieri e ambulatoriali dovevano emettere la ricetta dematerializzata in quanto prescrittori.

Ancora oggi la nostra Regione è l’unica a non attuare direttive nazionali pur avendole recepite. Ancora oggi malati oncologici, anziani e fragili, sono sballottati da uno studio/ambulatorio all’altro per avere il famoso foglio di carta: la “ricetta” e, con essa, la speranza di guarigione. I cittadini campani che già vivono in modalità di assistenza provvisoria, oggi, ancora, in assistenza indiretta per esami ed altro: 10 giorni e forse anche meno, su 30 al mese (dicono per esaurimento budget).

Liste di attesa da calende greche per visite mediche specialistiche. Soluzione? Il cittadino/ malato si rivolge agli unici interlocutori sul territorio e cioè, il loro medico di medicina generale, il loro medico di famiglia, per delle risposte che, ahimè, spesso non possiamo e non sappiamo dare, perché non parte decisionale del Progetto Sanità Campania (se è vero che esiste).

Ogni decisione, ogni nota, ogni orientamento ci viene calato dall’alto. Noi non possiamo far altro che accettare (perché minacciati e sanzionati dagli oneri burocratici) e se possibile solo segnalare le criticità ( moltissime) che nella maggior parte dei casi vanno nel dimenticatoio.

Siamo medici (non dimentichiamo di aver fatto un giuramento) e abbiamo a cuore la salute di chi è stato meno fortunato di noi, non vogliamo essere sommersi dagli impegni sempre più incalzanti della becera burocrazia. Pertanto, il mio appello va ai Direttori di Distretti, ai Direttori Sanitari e ai Direttori delle ASL della Regione Campania affinché si interroghino nella coscienza senza continuare a subire impotenti gli ordini dall’alto”. Dott. Vincenzo Santonicola

loading ads