L’esito degli ulteriori accertamenti. L’Agro nocerino e la Piana del Sele tra le zone maggiormente flagellate dal raggiro
Altri che disattenzioni: i morti riabilitati, così chiamati con una definizione ad effetto, ossia i defunti per i quali i quali l’Asl ha pagato cicli di cure riabilitative nonostante fossero, appunto, deceduti toccano quota 100. Per settimane e mesi dopo il loro decesso, questi pazienti avrebbero ricevuto sulla carta cure riabilitative o addirittura iniziati cicli di riabilitazione.
Un raggiro enorme, che interesserebbe almeno otto terapisti e tre istituti di riabilitazione, in particolare nell’Agro nocerino e nella Piana del Sele. Costati 50 euro a terapia per un danno da un centinaio di migliaia di euro. Fogli di presenza dei terapisti durante le cure domiciliari o nelle Rsa prodotti per ottenere il pagamento delle prestazioni con le firme dei pazienti defunti o dei loro ignari familiari.
Indagano la Corte dei conti, la Guardia di finanza e i carabinieri che stanno ascoltando i familiari dei defunti e i dirigenti Asl. Il direttore generale dell’Asl Gennaro Sosto ha avviato il recupero delle somme pagate per le prestazioni fintamente erogate, dopo che per anni non ci sono stati controlli efficaci.
LE DOMANDE
Perché per anni non ci si è accorti prima del raggiro? Come è possibile che la Regione Campania non faccia colloquiare i sistemi informatici già in suo possesso, in modo tale che il “file H”, il sistema che presiede i pagamenti delle prestazioni in ambito riabilitativi sia collegato all’anagrafe sanitaria?
Al paziente deceduto istantaneamente gli viene tolto il medico di famiglia, ma è possibile prestargli cure riabilitative fasulle tanto nessuno se ne accorge. Una falla disarmante, basata sull’idea che uno sparuto gruppo di dipendenti dovesse fare i controlli foglio per foglio di migliaia e migliaia di pratiche: che ingenuità devastante! Il sistema non riesce a segnalare nemmeno che un paziente è ricoverato in un ospedale della stessa Asl e quindi chi vuol raggirare la Regione può tranquillamente continuare a farsi pagare le prestazioni fasullamente somministrate. Non è pensabile che nell’ora dell’informatica gli uffici pubblici sono così esposti alla truffa.
NECESSARI ULTERIORI CONTROLLI
A questo punto è diventato indispensabile un controllo a tappeto per la Riabilitazione, a partire dai criteri di accreditamento dei vari centri privati con il sistema sanitario regionale, sul rispetto dei parametri, su personale per quantità e qualifiche assunto e in convenzione esterna, sulla qualità e la quantità delle prestazioni rese e pagate in tutte le branche: solo così si potranno evitare furberie.