Sanità in crisi. Lunghe code di ambulanze al Ruggi anche per le difficoltà dell’Umberto I

Una situazione ampiamente prevista

Ieri è stata una giornata incredibile per la sanità in provincia di Salerno: ambulanze che arrivavano da ogni dove alla ricerca di quelle prestazioni sanitarie che gli ospedali della provincia, in particolare da quello di Nocera, non danno più.
Ad - Web Hosting SiteGround - Creato per semplificare la gestione del sito. Clicca per scoprire di più.La chiusura di reparti ospedalieri in tutta la provincia ha aggravato la situazione. Le difficoltà dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, specie per i pazienti neurologici, finiscono per gravare sul Ruggi, in particolare per le persone colte da ictus.

«Il Ruggi fa fatica già ad assorbire l’utenza della sua area ed e è impensabile che possa assistere quella dell’intera provincia» – ha lapidariamente affermato Francesco Bruno a La Città, rappresentante dei medici in quota Cgil dell’Azienda San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona.

«E siamo solo a giugno, questo è un esempio di quello che accadrà a luglio e agosto, quando potrebbero chiudere altri reparti degli ospedali della provincia, senza contare il contemporaneo aumento di rilievo della popolazione a causa dell’arrivo dei turisti a Salerno città e nelle due costiere. Un periodo, in quello estivo, nel quale aumentano le richieste per incidenti stradali, emergenze di vario genere, anziani soli da soccorrere. Come si vuol pensare di andare avanti in una condizione simile?

In più, i colleghi devono ancora smaltire il peso psicologico del super lavoro del periodo di pandemia da Covid19, comprese le ferie. Abbiamo i medici che sono particolarmente stanchi e non ne possono più di affrontare questi ritmi di lavoro, tante che ormai molti parlano di andare via da Salerno, come lo stesso mi giunge voce vogliano fare i colleghi di altre strutture sanitarie».

Chiunque operatore raggiunto telefonicamente ieri mattina ha risposto sostanzialmente nello stesso modo. Ormai, il personale del pronto soccorso è sotto stress per la mole di prestazioni che deve affrontare, per i pazienti che deve seguire perché i reparti affollati non recepiscono più i pazienti. La situazione è davvero difficile e richiede provvedimenti di urgenza non solo per il Ruggi ma anche per l’ospedale di Nocera Inferiore, al quale si rivolgono pure i pazienti della provincia di Napoli, per assicurare risposte sanitarie in tempi ragionevoli.

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