Ripulivano on line i conti corrente, arrestati in cinque tra l’Avellinese e il Salernitano

All’obbligo di dimora altre tre persone. Coinvolti anche residenti nel Napoletano. La coppia di fidanzati e l’inizio delle indagini

Questa mattina, in Irpinia e nelle province di Salerno e Napoli, i carabinieri del comando provinciale di Avellino, coadiuvati dai Reparti territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura di Salerno, nei confronti di otto persone (una destinataria della misura della custodia in carcere; quattro della misura degli arresti domiciliari; tre della misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza).

Ritenute gravemente indiziate, di associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi telematici, riciclaggio di denaro sottratto mediante truffa informatica effettuata a seguito della captazione fraudolenta delle credenziali di accesso ad home banking, con trafugamento di ingenti somme di denaro e trasferimento delle stesse su propri conti correnti e carte prepagate.

Ad - Web Hosting SiteGround - Creato per semplificare la gestione del sito. Clicca per scoprire di più.LA COPPIA DI FIDANZATI
L’attività di indagine, avviata nel 2021 e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Solofra, ha avuto origine dal controllo di una coppia di fidanzati solofrani, trovati in possesso di cellulari e carte di credito intestate a terze persone.

IL GRUPPO CRIMINALE
Le successive indagini hanno permesso di ipotizzare l’esistenza di un gruppo criminale operante in campo nazionale e all’estero, composto da soggetti dediti al riciclaggio di denaro sottratto con il sistema del phishing (tipo di truffa effettuata su internet attraverso la quale si cerca di ingannare la vittima, convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, per poi utilizzarli indebitamente a fini di profitto).

Alcuni tra i fatti contestati alla associazione, appaiono di particolare gravità in relazione ai profitti, di cui, allo stato, si ritiene abbia beneficiato l’associazione la cui esistenza è ipotizzata. Ci si riferisce, in particolare, al prosciugamento del conto intestato ad una coppia di milanesi, in brevissimo tempo, di circa 125mila euro ed al successivo riciclaggio delle somme di denaro.

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