Mare non balneabile a Maiori per un chilometro e mezzo di litorale

Probabili nuove analisi e il ripristino della balneabilità. Le polemiche e le richieste del comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana”. Bene, intanto, Minori

I prelievi dell’Arpac realizzati il 12 giugno scorso hanno rilevato in un tratto del litorale di Maiori, per un chilometro e mezzo di lunghezza, la presenza di enterococchi intestinali ed escherichia coli. La stessa situazione riscontrata ad aprile scorso.

DIVIETO DI BALNEAZIONE
Il Comune di Maiori con l’ordinanza sindacale n.44 del 16/06/2023 ha istituito:
– Divieto di balneazione temporaneo, nei tratti di mare relativi agli specchi acquei prospicienti il Comune di Maiori, e precisamente alle seguenti coordinate geografiche:
TRATTO cod.ID IT015065066002: longitudine: Inizio 14,63544 – Fine 14,63991– Latitudine: Inizio 40,64837 – Fine 40,64786, per metri 407;

TRATTO cod.ID IT015065066003: longitudine: Inizio 14,64102 – Fine 14,64669 – Latitudine: Inizio 40,64753 – Fine 40,64490, per metri 574; all’Ufficio di Polizia Locale di provvedere immediatamente all’installazione di appositi cartelli;

– Divieto di balneazione, in luoghi visibili, lungo il tratto di costa come sopra specificato; all’ufficio di Polizia Locale, i controlli nella località indicata e di fare osservare la presente Ordinanza;

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I campioni sono stati prelevati nelle acque davanti alle cosiddette spiaggia Maiori 1 e 2.

Per Maiori 1, entrambi i parametri sono oltre la soglia massima consentita nel tratto di mare prospiciente il comune che va da 50 metri ad est della foce del fiume Reginna Major a 100 mt ovest rispetto alla Torre Normanna (chiamata, per motivi di semplificazione, Spiaggia Maiori 1).

Per la spiaggia Maiori 2 (da 80 metri ad ovest della foce del fiume al porto) oltre soglia è stata trovata la presenza degli enterococchi intestinali (come emerso già ad aprile scorso).
Probabili nuovi prelievi ed anche il ritorno alla balneabilità, come in passato.

LA POLEMICA
Il comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana” affermato che “L’amministrazione comunale ha il dovere di difendere cittadini ed aziende e non speculare su presunte notizie per finalità diverse”.

Il comitato ha chiesto di verificare “Il Comitato le modalità e dei punti di prelievo ai sensi di legge (la media delle 24 ore su punto finale del trattamento di depurazione) come attestato altresì dalla stessa sentenza emessa dal Tribunale di Salerno proprio sul presunto (ma inesistente) inquinamento ambientale a Maiori. Invita cittadini e aziende a fare altrettanto. Inoltre, andrebbe verificata l’effettiva causa di detto presunto inquinamento.

Infatti la foce del fiume Reghinna riceve anche i reflui del depuratore di Tramonti oltre alle recenti piogge che hanno senz’altro influito. “L’amministrazione comunale ha il dovere di difendere cittadini ed aziende e non speculare su presunte notizie per finalità diverse“.

È l’incipit della nota, pubblicata nella tarda mattinata di ieri, dal comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana. Il piccato commento è arrivato dopo l’articolo, uscito ieri sul nostro portale, inerente la qualità delle acque prospicienti il comune di Maiori.

OK PER MINORI
da Torre Paradiso a Torre Mezzacapo ok alla balneazione.

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