All’Umberto I un riconoscimento ai carabinieri donatori
Ieri la cerimonia per celebrare la figura del donatore di sangue in occasione della Giornata Mondiale istituita nel 2005 dall’OMS si è svolta ieri mattina presso la sala conferenze del nosocomio nocerino.
Lo slogan di quest’anno, scelto da Avis nazionale che a sua volta lo ha mutuato dall’Organizzazione mondiale della sanità, è “Dona sangue, dona plasma, condividi la vita, condividila spesso”. Un messaggio di altruismo, che ruota intorno all’altruismo della donazione e la sensibilizzazione in merito alla necessità di donare spesso e in modo costante.
Donare il sangue significa salvare una vita umana, anzi tre, perché da una singola donazione si ottengono sangue, plasma e piastrine.
E questo lo sa bene il dott. Carmine Oricchio che da tre e anni e mezzo a questa parte, da quando è arrivato all’Umberto I di Nocera Inferiore, in qualità di responsabile del centro trasfusionale, ha fatto in modo che i donatori non solo aumentassero in maniera esponenziale, circa 6700 all’anno, ma soprattutto che avessero un ruolo sempre più centrale nelle politiche di sviluppo del reparto che rappresenta il motore di un ospedale.
Senza donatori non ci sarebbe sangue, e senza sangue sarebbe impossibile sia fare interventi chirurgici che tante terapie mediche.
Al servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale dell’Umberto I di Nocera Inferiore che abbraccia tutto il territorio Nord dell’Asl Salerno, afferiscono dal punto di vista trasfusionale i presidi ospedalieri di Scafati, il Polo Onco-ematologico di Pagani e l’ospedale di Sarno, oltre al territorio dell’agro-nocerino-sarnese, al territorio di Cava de’ Tirreni e alla Costiera Amalfitana. Il servizio funziona h 24.
Di qui la necessità di poter contare sulla risorsa essenziale, senza la quale non sarebbe possibile assicurare il servizio ai tanti pazienti. E così ieri mattina, nella sala conferenze del nosocomio nocerino, il dott.Oricchio ha voluto ringraziare idealmente tutti i donatori dell’Agro Nocerino Sarnese che in questi anni hanno consentito agli ospedali del territorio, Nocera, Pagani, Sarno e Scafati, di essere autonomi.
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Ma Oricchio, in occasione della giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra oggi, ha voluto ringraziare in special modo tutti i carabinieri della Compagnia di Nocera Inferiore che ieri mattina si sono recati all’Umberto I a donare il sangue.
A ricevere il riconoscimento il colonnello Rosario Di Gangi, comandante del Reparto Territoriale di Nocera e tutti i rappresentanti dell’Arma che, riconoscibili dal cerotto sul braccio, avevano da poco donato.
«Il sangue deve essere per forza donato, non può essere creato in laboratorio, chi dona il sangue dona la vita tre volte, per questo il donatore deve essere una figura centrale nel nostro sistema sanitario e non deve essere mai abbandonato-ha detto Carmine Oricchio -.
Ringrazio il direttore sanitario Maurizio D’Ambrosi, per il sostegno e la fiducia che ci ha dato in questi anni, ma anche le Avis di Nocera e Sarno che svolgono sul nostro territorio un lavoro straordinario e strategico, il mio reparto con tutti i suoi medici e personale infermieristico e tutti coloro che, a vario titolo, hanno dato una mano.
La sinergia e la collaborazione che si è creata con tutti è davvero preziosa. In occasione della Giornata Mondiale dei donatori di sangue abbiamo voluto ringraziare i carabinieri per il gesto d’amore e di generosità, ma il mio grazie va a tutte le forze dell’ordine che vengono sempre a donare il sangue.
Un grazie anche a tutte le associazioni di volontariato che ci sono vicine, ai Nasi Rossi della presidente Francesca Colombo e a quanti vorranno per il futuro collaborare con i nostri reparti» – ha concluso Oricchio -.