La ricostruzione dell’accaduto
Avrebbe tentato un’estorsione all’attività del negozio di viale Europa ad Angri, “‘o Livaro”, come è conosciuto ad Angri Raffaele Alfano, 33 anni, conosciuto alle forze dell’ordine, colpito da due colpi di pistola nei pressi del mercato fra le palazzine della 167. Il pm Roberto Lenza, sulla base delle indagini dei carabinieri della stazione di Angri e del reparto operativo di Nocera Inferiore, in questi giorni guidato dal capitano Marco Izzo, ha chiesto la convalida dell’arresto di Alfano anche per tentata estorsione ai danno di F.S..
L’ESTORSIONE TENTATA
Il 39enne commerciante vittima del tentativo di estorsione era stato “convocato” da due uomini al cospetto di Alfano in un vicino bar nella zona di viale Europa. Qui il 33enne avrebbe chiesto di pagargli il pizzo (‘o ciocio) ogni mese. Di fronte al no dell’esercente, sarebbe divampata una prima zuffa, con scambi di botte.
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GLI SPARI
Il commerciante sarebbe andato via, ma sarebbe stato raggiunto davanti al suo negozio da Alfano a bordo di uno scooter: il 33enne avrebbe estratto una pistola, ma alla vista dell’arma, F.S. gli si è gettato addosso. Nella zuffa sono partiti due colpi che hanno ferito il 33enne (poi operato, sta bene).
Un familiare di F.S. avrebbe tolto dalle mani la pistola ad Alfano, una 7,65 modificata, e l’avrebbe poi buttata in un bidone dell’immondizia, dove è stata poi ritrovata dai carabinieri. Subito dopo il ferimento del 33enne, diversi scooter sarebbero arrivati in suo soccorso tentando di investire i titolari del negozio e facendo vedere pistola, coltello e una spranga. Ulteriore zuffa, poi terminata poco prima l’arrivo dei carabinieri.
LA CONVALIDA
Questa mattina sarà celebrata l’udienza di convalida dell’arresto di Alfano che, assistito dall’avvocato Giovanni Pentangelo, potrà raccontare la sua versione dei fatti, al Gip del tribunale di Nocera Inferiore. Le indagini continuano per scoprire eventuali complici di Alfano.