Arriva l’estate 2023 : da domani anche oltre i 35 gradi

Non è la nuova hit, ma il caldo improvviso che si abbatterà su tutta l’Italia. Tra mercoledì e giovedì temperature record: prima ondata di afa fino a fine giugno. In Sardegna il termometro supererà i 40 gradi

A Maggio e Giugno, pioggia e temperature addirittura sotto la media, mentre nei prossimi giorni l’arrivo dell’estate porta il primo vero caldo torrido dell’anno. Da mercoledì 21, proprio il giorno del solstizio, l’anticiclone africano carico di aria torrida del Sahara avvolgerà l’intera penisola: le temperature faranno segnare anomalie nell’ordine di 8-10 gradi in più, con picchi oltre i 35 gradi specie sulle zone interne del Centro-Sud.

Il ministero della Salute avverte che dopodomani in 15 città scatterà il “bollino giallo”, ossia una pre-allerta per condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore. Questo livello non richiede azioni immediate, ma indica che nei giorni successivi è probabile che possano verificarsi condizioni a rischio per la salute.

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Secondo il bollettino, sono Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste e Verona. A cui si aggiunge Campobasso, prima città da bollino arancione, ossia con “condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute”.

Se oggi e domani, il caldo è accettabile, almeno sui rischi per la salute, da mercoledì cambia lo scenario: a Roma saranno 33 i gradi percepiti, a Latina 35, a Bari 32, a Firenze 34.

Ma soprattutto saliranno le temperature di notte (anche oltre 25 gradi), insieme all’umidità: sono le condizioni combinate che portano, appunto, all’ondata di calore, e alla corsa ai condizionatori e al refrigerio notturno e non solo. Una prima, vera ondata di afa destinata però ad esaurirsi intorno all’ultimo weekend di giugno quando una saccatura, prevedono i meteorologi, dovrebbe portare temporali sparsi e calo termico.

ALLARME ZECCHE E ZANZARE
Le cattive notizie non sono finite: l’ondata di caldo associata alle forti piogge dei giorni scorsi rappresenta un fattore di rischio per la salute umana anche per il determinarsi di condizioni che favoriscono l’invasione sul territorio di insetti quali zecche e zanzare.

L’allarme arriva dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che invita la popolazione ad assumere comportamenti corretti per tutelare la propria salute. “Il repentino innalzamento delle temperature in tutta Italia giunge dopo giorni di intense piogge che hanno fatto crescere e sviluppare a ritmo molto veloce la vegetazione anche nelle aree urbane – spiega il presidente Alessandro Miani -.

Si sono così create le condizioni ottimali per il proliferare di insetti quali zecche, cavallette e zanzare tigri, che trovano il loro habitat naturale sia nella parte terminale della vegetazione, come le fronde di alberi e piante che scendono verso il basso, sia nell’erba incolta”.

“Animali che sono attratti dall’anidride carbonica che emettiamo con la respirazione, e che – aggiunge – attraverso morsi e punture possono essere vettori di malattie virali o batteriche anche serie, come Encefalite, Malattia di Lyme, Febbre, Febbre emorragica Crimea-Congo (CCHF), Febbre bottonosa del mediterraneo, Chikungunya, Anaplasmosi”.

Il clima che cambia, insomma, mette sempre più a rischio non solo l’ambiente ma anche la nostra salute. Non a caso questa prima ondata di calore si abbatte sull’Italia dopo un mese di maggio freddo che ha fatto segnare una temperatura inferiore di 0,14 la media storica, ma la differenza sale a -0,29 gradi nel sud Italia. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi 5 mesi del 2023.

Un anno caratterizzato prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi negli ultimi 2 mesi dal moltiplicarsi di eventi estremi con nubifragi, grandinate, bombe d’acqua, trombe d’aria che hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola con vittime e danni gravissimi.
AGI

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