Chi del management e della politica darà una spiegazione della fuga delle “mani d’oro” dall’Azienda universitaria?
Dal primo agosto anche il cardiochirurgo Generoso Mastrogiovanni, numero due dell’equipe del primario Severino Iesu andrà via dalla Torre Cardiologica dell’ospedale Ruggi di Salerno. Con le dimissioni anche di Paolo Masiello salgono a tre i cardiochirurghi che hanno lasciato.
DA IESU IN POI L’ESODO; DI CHI LE COLPE?
Il primo era stato il cardiochirurgo dalle mani d’oro, come viene detto Severino Iesu: aveva resistito alle sirene di tanti imprenditori privati della sanità e di tante altre strutture di prestigio anche universitarie pur di rimanere a Salerno nel reparto che aveva portato a livello di eccellenza, poi avevano ridotto per organizzazione interna del Ruggi, che ha incomprensibilmente due cardiochirurgie, il numero degli interventi dagli 800 l’anno a molto meno.
Insomma, un’equipe che ogni struttura sanitaria avrebbe vantato, visto che arrivavano anche dall’estero per essere operati da Iesu, era stata frenata nella sua attività: un assurdo. A questo punto bisogna vederci chiaro e ricostruire se questa scelta sia dovuto a una scarsa fiducia nell’ospedale dopo l’abbandono di Iesu e quanto abbia pesato la politica nel freno al cardiochirurgo dalla mani d’oro.