Prove di daltonismo allo Stadio Olimpico. Qual è la Roma e qual è la Salernitana?

La compagine granata strappata un punto anche a Mourinho ma poteva assolutamente vincere

Roma Salernitana, atto secondo. È l’ultima Big da cui prendere punti per la compagine granata che in questo campionato ha dimostrato di giocare alla pari con squadre più blasonate e di esaltarsi con le cosiddette Grandi.

Ad - Web Hosting SiteGround - Creato per semplificare la gestione del sito. Clicca per scoprire di più.Nel primo tempo della contesa solo i telecronisti potevano distinguere nettamente chi fosse la Roma e chi la Salernitana. La squadra di mister Sousa sfodera una prestazione suntuosa mettendo alle corde la compagine capitolina. Un gran lancio di Lassana Coulibaly apre le danze per l’imbucata di Candreva che al volo fa 0 a 1. Il goal del pari arriva da El Shaarawy che è lesto a ribattere in rete una respinta non troppo angolata del portiere Granata Ochoa. Nel secondo tempo ancora Dia.

Il bomber è senegalese si fa trovare pronto su assist di Piateck e di tacco fa 1 a 2 portando a 16 le sue marcature in stagione. Purtroppo a pochi minuti dalla fine arriva il goal di Matic che dopo una serie di rimpalli fortuiti riesce a battere l’incolpevole Ochoa. Finisce 2 a 2 ma che Salernitana. Mourinho parla di approccio da finale di Champions per la compagine del cavalluccio ma viene da chiedersi: non è che la Roma non sia andata in Champions proprio perché non ha approcciato sempre le partite con lo stesso spirito dei granata?

La Salernitana non ha giocato a mille perché difronte aveva la Roma. La Salernitana ha giocato secondo il proprio DNA e secondo il diktat dell’allenatore Sousa che vuole vincere contro tutto e tutti. La squadra svogliata, abulica e inconcludente della parte centrale della stagione ormai è un lontano ricordo. Adesso la palla passa al presidente Iervolino. Riuscire a trattenere i Big magari con adeguamento di stipendio, sarebbe davvero in linea con l’auspicio di costruire l’Atalanta del sud come per sua stessa ammissione.

Dia e Coulibaly sono due pedine di spessore e blindarle vorrebbe dire di voler essere grandi già da subito. E i tifosi poi… 4500 cuori sbarcati nella capitale ad incitare i propri beniamini, numeri da record e altisonanti per l’intero panorama calcistico. Tutto fantastico quindi, la Salernitana si appresta a fare il terzo anno consecutivo in Serie A e a scrivere nuove pagine di storia e di record fino ad un anno fa impensabili ai più sognatori.
Fabio Falcone

loading ads