Il classico “biscotto” non c’è stato, al “Castellani” è stata partita vera

Granata non pervenuti ad Empoli, ma la stanchezza è un attenuante di rilievo
Si ferma a 10 la striscia di risultati utili consecutivi per la Salernitana che ieri è caduta al “Castellani”. L’Empoli si è imposta 2 a 1 in una partita senza storia. Il tecnico granata Sousa ha cercato di far fronte alle assenze di Bradaric spostando Sambia a destra e Mazzocchi a sinistra e inserendo maggiore al posto dello squalificato Candreva.

L’assenza più pesante, però, è stata quella del centrale Gyomber, sostituito in malo modo da Bronn. Senza il centrale Sloveno, la Salernitana è stata un muro di gomma e lo hanno dimostrato le imbarcate contro Atalanta e Fiorentina. La partita è stata un monologo toscano, si è è visto fin da subito che l’Empoli era padrona del campo ed il risultato non rende giustizia ai padroni di casa che, grazie ad un super Ochoa, non hanno inflitto ai Granata una sconfitta più umiliante.

Solo nel finale la squadra campana ha avuto una reazione di orgoglio, complice anche l’inserimento di Piateck e soprattutto di Kastanos, tenuto inspiegabilmente in panchina. Il Cipriota è stato l’unico granata più in palla ed è proprio da una sua azione personale, purtroppo all’85esimo minuto, che è nato il goal. Percussione centrale, tiro sul quale il portiere empolese Vicario ha respinto male e Piateck è stato lesto a spingere in rete.

Troppo tardi però anche se a pochi minuti dalla fine è stato Mazzocchi ad avere la palla di un immeritato pareggio, ma la mira questa volta è stata imprecisa. Forse è arrivata nel momento peggiore questa sconfitta per i Granata alla luce di un calendario da brividi che vede nelle prossime due uscite Atalanta e Roma ma la compagine campana conserva ancora otto punti sulla zona retrocessione a quattro giornate dal termine, margine che consente di dormire sonni abbastanza tranquilli. Anche se la Salernitana le perdesse tutte, è altamente improbabile che le inseguitrici riescano a racimolare otto punti nelle restanti quattro giornate di campionato.

C’è da dire che oltre alle assenze, la Salernitana veniva da un tour de force (Napoli e Fiorentina) estremamente dispendioso sia a livello mentale che fisico ed ha pesato molto sicuramente sulle gambe dei giocatori. La compagine campana è apparsa stanca, ma sempre reattiva, ha fatto quel che poteva contro un avversario più fresco e ben organizzato. Niente drammi quindi, si arrivi presto al 2 giugno per riprogrammare la prossima stagione.

La difesa va puntellata assolutamente oltre a doverose considerazioni a 360 gradi, è vero che il tecnico Granata Sousa ha consegnato alla squadra una quadratura finalmente efficace rispetto al predecessore con il quale ogni partita era un’incognita, ma è anche vero che la Salernitana difficilmente riesce a vincere e alcune scelte, come tenere Kastanos in naftalina meritano le giuste riflessioni.
Fabio Falcone

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