Il legale era finito sott’inchiesta in un’indagine per falsi matrimoni e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e decise di lasciare la politica per rispetto delle istituzioni

Falsi matrimoni e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nell’Agro e nel Salernitano: il gip assolve Roberto Lambiase. Si tratta di una assoluzione bis per l’avvocato di Roccapiemonte che all’epoca dello scoppio dello scandalo era presidente del Consiglio comunale: per il giudice il fatto non sussiste. Un’assoluzione che segue l’archiviazione del 2016 della Procura di Napoli di altre gravissime accuse di corruzione in atti giudiziari a carico del noto legale ed esponente politico rocchese.

L’evoluzione investigativa e processuale delle due vicende ha sancito che l’avvocato è risultato totalmente estraneo alle contestazioni. La linea difensiva di Lambiase, assistito dagli avvocati Giovanni Riccardi e Sabato Salvati, aveva visto l’archiviazione dalla Procura di Napoli nell’immediatezza dei fatti ed oggi trova davanti al tribunale nocerino l’assoluzione con formula piena per le accuse contestate di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Anche il pm della Procura nocerina, in sede di discussione finale, aveva chiesto l’assoluzione per Lambiase.

In realtà già l’allora Gip del Tribunale di Nocera Inferiore, Alfonso Scermino, nell’autorizzare le intercettazioni richieste a carico del legale di Roccapiemonte, motivava il provvedimento istruttorio spendendo parole garantiste nei confronti di Lambiase: il legale sotto inchiesta , pur parlando a telefono proprio dei fatti oggetto dell’indagine, manteneva comunque un atteggiamento di totale disinteresse e distacco rispetto allo svolgimento degli eventi sui quali gli inquirenti stavano indagando.

Finito sul registro degli indagati, Lambiase decise, per motivi di opportunità, di dimettersi dalla carica presidente del consiglio comunale di Roccapiemonte e di non candidarsi alle elezioni comunali del 2017 e del 2022.