Rinviati a giudizio otto sanitari per l’omicidio colposo di Maradona

I magistrati argenti hanno adottato la decisione sul decesso del campione, avvenuto il 25 novembre del 2020

La giustizia argentina ha confermato l’apertura di un processo con il rinvio a giudizio degli imputati per il caso della morte di Diego Maradona, avvenuta a Buenos Aires il 25 novembre 2020 a seguito di un “edema polmonare acuto causato da un’insufficienza cardiaca cronica”. L’11 novembre 2020 fu dimesso dall’ospedale e il campione fu trasferito in una villa in un quartiere alla periferia di Buenos Aires, dove morì il 25 dello stesso mese.

Gli otto imputati sono accusati di omicidio colposo semplice, che prevede una pena da 8 a 25 anni di reclusione. Non è ancora stato reso noto quando si svolgerà il processo.

La Camera d’Appello e Garanzia di San Isidro ha confermato questo martedì che il neurochirurgo Leopoldo Luque, la psichiatra Agustina Cosachov e gli altri sei operatori sanitari accusati della morte di Diego Armando Maradona saranno processati con l’accusa di aver commesso un “omicidio colposo semplice”. Il loro rinvio a giudizio era già stato chiesto lo scorso anno e poi era stato appellato. Gli imputati sono parte del gruppo che ha accompagnato Maradona negli ultimi mesi durante il suo ricovero domiciliare.

Campione del mondo nel 1986 in Messico, il Pibe de Oro soffriva di problemi di dipendenza da alcol: era stato ricoverato in una clinica a La Plata il 2 novembre 2020 in una situazione di anemia e disidratazione e il giorno dopo era stato trasferito in un ospedale nella cittadina di Buenos Aires Olivos, dove fu operato per un ematoma subdurale.

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