I Granata riescono a strappare il pari ai Partenopei. A Salerno si festeggia, a Napoli volti lunghi per aver rinviato a mercoledì o a domenica la consacrazione del tricolore
Festa doveva essere ma così non è stato. Al Maradona dove tutto era pronto per festeggiare il terzo scudetto della storia del Napoli, è scesa in campo una Salernitana mai doma e per nulla decisa a recitare la parte della vittima sacrificale.
E così che il calcio non si smentisce mai, dove tutto sembra scontato, dove i giganti dovrebbero passeggiare sui più piccoli, ecco che nuovamente Davide la spunta su Golia. Pareggio a pochi minuti dal termine del senegalese Dia e tifosi granata in delirio. Festa rimandata a data da destinarsi ma sarà solo una formalità.
LE SCELTE DELL’ALLENATORE GRANATA
Se i Granata hanno pareggiato il merito è per le scelte tecniche coraggiose del loro allenatore Paolo Sousa (espulso quasi a fine partita) che è andata a rete con un super goal di Boulaye Dia. I Granata sotto la pressione asfissiante del Napoli per ben 70 minuti non si sono chiusi in difesa ma hanno comunque schierato tre punti. Alla fine i Granata hanno preso un solo goal su calcio piazzato. Un’azione in solitaria di Dia, invece, fa rimandare la festa scudetto a milioni di Napoletani pronti nelle piazze con trombette sfilate bandiere auto preparate per la carovana e i festeggiamenti.
Il Napoli è di fatto campione d’Italia già da tempo, ma la Salernitana oggi scrive un importante pagina di storia. Nove risultati utili consecutivi e pareggio in una bolgia rimasta attonita ben oltre il triplice fischio. Onore a entrambe le squadre in ogni caso per il percorso fatto fin ora ma forse il pareggio rende giustizia ad un popolo che finalmente si sente all’altezza del calcio che conta e dirà la sua con prepotenza in un prossimo futuro.
LE REAZIONI
A Napoli musi lunghi per la festa rinviata, ma comunque si festeggia ancxhe se in tono minore. A Salerno fuochi d’artificio e cortei di auto per festeggiare l’importante punto conquistato per il proprio campionato e anche per aver rinviato di qualche giorno la festa agli azzurri. L’urlo dei supporter salernitani è «Dio perdona, Dia no!».
Fabio Falcone