I due vivano in casa con il 33enne latitante paganese
La Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza di Salerno, nel pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto a Cava de’ Tirreni, in flagranza di reato S. L. (cl. 90) e la madre S. D’A. (cl. 67), entrambi di Cava de’ Tirreni, indagati per favoreggiamento aggravato dalla finalità di agevolare un’organizzazione mafiosa.
In particolare, ai due arrestati viene contestato di aver favorito, fornendogli ospitalità in un immobile a San Pietro di Cava de’ Tirreni di cui avevano la disponibilità, la latitanza del 33enne Daniele Confessore di Pagani, considerato uno degli esponenti di spicco del clan Fezza De Vivo, colpito lo scorso mese di dicembre da un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dalla Dda di Salerno. L’arresto dei presunti fiancheggiatori è in attesa di convalida dal GIP presso il Tribunale di Nocera Inferiore.