Nessun segno di violenza sul cadavere dell’80enne soprannominata l'”Americana”. Un testimone avrebbe visto l’anziano che era con lei ma non avrebbe chiesto aiuto
Eseguita l’autopsia nelle scorse ore sul corpo di Grazia Prisco, l’80enne residente a Lavorate di Sarno e trovata morte in un bosco tra Mugnano del Cardinale, Monteforte Irpino e Baiano. Sul corpo non ci sarebbero segni di violenza e la causa del decesso potrebbe essere quella di infarto.
L’84enne D.D.F. che era co lui sull’Apecar e con il quale si era allontanata da Sarno sabato 11 marzo, ancora oggi non ricorda nulla di cosa sia successo in quelle ore. Un familiare ha riferito che l’anziano ricorderebbe di essere stato in un bar ma non di essere andato li.
La donna potrebbe aver avuto un malore dubito dopo che l’Apecar si era perso nei boschi di Arciano, in località Arco di Rienzo. D.D.F. sarebbe andato a chiedere aiuto perdendosi in montagna ed è stato poi trovato il 12 marzo a Baiano da una guardia giurata e riportato a casa a Sarno, per poi essere ricoverato per diversi giorni all’ospedale “Martiri del Villa Malta”.
L’anziano era stato visto da un testimone verso le 6,30 del mattino della domenica e avrebbe detto a quell’ora lì per una passeggiata e non avrebbe chiesto aiuto continuando per la sua strada a piedi. La donna è stata trovata in un dirupo, distante 400 metri dal mezzo solo il 17 marzo, dopo che un agricoltore aveva lanciato l’allarme ai carabinieri per la presenza dell’Apecar abbandonata. Perché non ha chiesto aiuto?
LE INDAGINI
Innanzitutto va stabilito il motivo del viaggio dei due in Irpinia. C’è però un benzinaio di Mugnano del Cardinale che, l’11 marzo, avrebbe fatto rifornimento di carburante per cinque euro all’Apecar dell’84enne che si era rivolto a lui perché il mezzo non andava bene. L’anziano pare avesse detto di non avere soldi per pagare. Il benzinaio gli avrebbe chiesto dove stessero andando e di dove fossero e l’84enne gli avrebbe risposto di essere di Sarno e di dover raggiungere il carcere di Avellino. Con lui ci sarebbe stata Grazia Prisco che fece segno al benzinaio di voler andare in bagno. Le fu indicata una parrucchiera lì vicino.
Il figlio dell’artigiana ha confermato che l’anziana si rivolse al salone della madre per andare in bagno e disse che fuori ad attenderla c’era ad aspettarla una persona su un Apecar. L’anziana non sarebbe passata inosservata nel paese anche ad altre persone, avendo uno accento “strano”. Grazia Prisco, infatti, aveva vissuto negli Stati Uniti fino a quando il marito e due suoi figli non erano deceduti in un incidente stradale. Di recente, l’anziana donna, originaria di San Valentino Torio, avrebbe scelto di tornare a vivere in Italia, trovando casa a Lavorate di Sarno. Su tutto indagano i carabinieri della compagnia di Baiano e la procura di Avellino che ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio.
COSÌ A SARNO
I due anziani si vedevano spesso insieme. Come ha confermato il proprietario dell’abitazione di casa dove abitava l’80enne, verso le 13 – 13,15 dell’11 marzo i due erano andati via con l’Apecar, come le telecamere di videosorveglianza del fabbricato hanno immortalato. L’84enne dava una mano alla “Americana” come chiamavano Grazia Prisco a Sarno: il proprietario di casa ha confermato che con i soldi di Grazia, l’84enne pagava il fitto dell’appartamento, l’accompagnava a fare la spesa e in farmacia.
Alcune conoscenti di Sarno hanno ricordato che l’”Americana” viveva da sola, era molto curata, diceva di avere una pensione statunitense (anche se era un acccumulatrice seriale) e che l’84enne era un suo parente, un suo cugino. Alla fine, solo il ritorno della memoria nell’anziano e gli esami autoptici faranno chiarezza definitiva su tutta la vicenda.