Filosofo di chiara fama definì Salerno come la Bella addormentata nel bosco
Salerno piange Peppino Cacciatore. Morto oggi a 77 anni, l’insigne filosofo era stati anche consigliere comunale della città. Voce critica e mai banale di Salerno, Cacciatore era stato docente di chiara fama in diverse università. Laureatosi in Filosofia presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” nel 1968, ha collaborato nei primi anni settanta in qualità di assistente con Fulvio Tessitore nell’Università di Salerno, dove ha anche avviato la sua carriera accademica.
Quarantadue anni fa, da professore ordinario, iniziò ad insegnare Storia della Filosofia presso la Facoltà di Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, di cui tra il 1990 e il 1995 è stato anche Presidente del Corso di Laurea. Nel 1995 fu direttore del Centro di studi vichiani del Cnr di Napoli. Dal 2001 al 2007 è stato direttore del dipartimento di filosofia “Antonio Aliotta” dell’Università federiciana.
Il suo impegno scientifico si è svolta con lezioni nelle Università di Barcellona, Berlino, (Freie Universität Berlin e Humboldt Universität), Bochum, Brema, Brno, Bruxelles, Düsseldorf, Essen, Graz, Halle, Lipsia, Maracaibo, Monaco di Baviera, Parigi, Potsdam, Valencia, Varsavia, Città del Messico (UNAM e UIC). È stato vicepresidente del CdA e membro del comitato scientifico dell’Istituto di Studi Latinoamericani (ISLA) di Pagani, del quale è diventato direttore a partire dal 2007. Nel 2007 è stato nominato socio corrispondente dell’Accademia nazionale dei Lincei.
Dal 2013 è presidente della Società Salernitana di Storia Patria Nel 2013 è stato insignito del premio nazionale “Frascati Filosofia”. È stato Presidente della Società Italiana degli storici della filosofia dal 2010 al 2014. È dal 2014 coordinatore del dottorato di ricerca in Scienze filosofiche dell’Università di Napoli “Federico II”. A partire dal 2015 è stato nominato rappresentante dell’Università di Napoli “Federico II” nel comitato tecnico-scientifico del Consorzio universitario Civiltà del Mediterraneo. È stato autore di 28 libri per importati editori sui maggiori filosofi.
Fonte Wikipedia
L’IMPEGNO SOCIALE E POLITICO
Giornalista pubblicista ha fatto sentire sempre la sua voce anche su temi della città. Militante del Pci, fu per venti anni consigliere comunale e poi assessore allo spettacolo al Comune di Salerno (sindaco Vincenzo Giordano). Un rapporto difficile anche con i partiti dell’attuale sinistra, da uomo di sinistra quale è sempre rimasto. Di Salerno disse che era paragonabile alla Bella addormentata nel bosco, che non riusciva ad esprimere tutte le sue potenzialità. Fu critico sullo sviluppo urbanistico della città, tra palazzoni e incompiute.
IL RICORDO DEL SINDACO DI SALERNO
Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno ha così ricordato Giuseppe Cacciatore: «La Civica Amministrazione esprime a familiari, allievi ed amici profondo cordoglio per la morte del prof. Giuseppe Cacciatore. La nostra comunità rende l’estremo omaggio ad uno dei più importanti protagonisti della nostra storia sociale, politica, accademica. Il carissimo Peppino Cacciatore è stato apprezzato filosofo, consigliere comunale competente ed appassionato, animatore instancabile di iniziative culturali. Cacciatore è stato punto di riferimento fondamentale per intere generazioni cresciute alla sua scuola del pensiero libero e della passione civile. Un intellettuale rigoroso e coinvolgente che ha militato in una Sinistra impegnata nella piena affermazione dei diritti civili e sociali. Grazie Peppino, Salerno ti abbraccia e non dimenticherà la tua eredità politica, morale, intellettuale».