Il tema scelto per la Giornata Mondiale dell’Acqua 2023 è il legame tra acqua e cambiamenti climatici
Il “COMITATO ACQUA PUBBLICA DI NOCERA INFERIORE” promuove all’interno dei Comprensivi Scolastici della città, insieme con docenti, alunni/e, in tale importante giornata, la lettura di una “FAVOLA”, ritenendo che tale “mezzo” possa essere occasione per dedicare un momento di riflessione su questo tema, “l’Acqua”, così cruciale per le sorti dell’umanità, sugli stretti legami tra acqua – suo uso consapevole – modelli di gestione del servizio idrico e cambiamenti climatici e potrà rappresentare un tassello del percorso di consapevolezza e responsabilizzazione delle future generazioni alle quali è affidato l’arduo compito di trovare risposte ai cambiamenti climatici e alla crisi ecologica in corso che grava già pesantemente oggi sulla loro vita.
Giornata Mondiale, sabato appuntamento della Rete acqua pubblica a Sarno
Sabato 25 marzo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, si terrà un’importante iniziativa a Sarno presso Lungofiume via Matteotti, alle ore 10.30.
L’evento “Acqua pubblica e bene comune per tutti: per il Clima, per il Sarno” è organizzato dai comitati riuniti nella Rete civica per l’acqua pubblica e si propone, in particolar modo, di denunciare la terribile situazione ambientale in cui continua a versare il fiume Sarno e sensibilizzare la comunità sui rischi che corre la preziosa risorsa acqua a causa di siccità, cambiamenti climatici, crisi igienico-sanitaria e interessi speculativi della gestione privata del servizio.
Dopo l’introduzione di Claudio Pagano, intervengono Carmela De Vivo, ricercatrice del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, e Sergio Marotta, professore all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.
Prendono parte all’appuntamento i comitati civici del territorio, i rappresentanti delle associazioni e dei movimenti ambientalisti attivi nell’area, che interverranno sui progetti e le iniziative in corso per la tutela dell’acqua, per promuoverne un uso consapevole e sostenibile, oltre che la fondamentale lotta per la ripubblicizzazione del servizio.
La Giornata Mondiale dell’Acqua è una ricorrenza istituita dall’ONU nel 1992, dopo la prima Conferenza di Rio sull’ambiente, con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti per contrastare il cambiamento climatico. Un’utile occasione di confronto e di partecipazione attiva da parte della cittadinanza, che da tempo esprime forti preoccupazioni sullo stato di salute del fiume e sui disservizi della gestione dell’acqua nella zona.
Una mobilitazione per rilanciare i temi più cari ai comitati, sottolineano gli attivisti: “Abbassare subito le tariffe Gori, chiudere la stagione delle privatizzazioni e restituire il servizio alle comunità locali, difendere concretamente l’ambiente azzerando gli sprechi e promuovendo una seria politica di investimenti capillari per sostituire tutte le condotte idriche colabrodo e completare il sistema fognario in tutti i Comuni”.
COMUNICATO DELL’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale –
La Giornata mondiale dell’acqua 2023 si concentrerà sull’accelerazione del cambiamento per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria. Le problematiche che si presentano durante tutto il ciclo dell’acqua minano i progressi su tutte le principali questioni globali, dalla salute alla fame, dall’uguaglianza di genere al lavoro, dall’istruzione all’industria, dai disastri alla pace.
Nel 2015, il mondo si è impegnato a raggiungere l’obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 6 dell’Agenda 2030 – la promessa che tutti avrebbero gestito in sicurezza l’acqua e i servizi igienico-sanitari entro il 2030. Al momento questo obiettivo sarà difficilmente realizzato.
La celebrazione di questa Giornata Mondiale dell’Acqua coincide con l’inizio della Conferenza ONU sull’Acqua 2023 (22-24 marzo, New York), l’evento è un’opportunità unica per unire il mondo al fine di risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria, nella delegazione italiana alla Conferenza ci sarà anche una ricercatrice dell’ISPRA.
Nel side event organizzato dalla FAO, sarà presentato il lavoro sul caso pilota “Italia” e la disaggregazione dell’indicatore SDG 6.4.2 (Livello di stress idrico: prelievo di acqua dolce in percentuale delle risorse di acqua dolce disponibili) a scala di distretto idrografico, lavoro condotto dall’ISPRA nell’ambito di un apposito agreement con la FAO, e con il supporto dell’Istat.
Il 23 marzo ISPRA organizza il convegno “La rivoluzione silenziosa dell’acqua”, promosso nell’ambito del progetto WHOW (Water Health Open knoWledge), il cui obiettivo è la creazione di una infrastruttura distribuita europea in grado di collegare dati ambientali e dati sanitari. Tali open data, armonizzati e rispondenti ai requisiti di interoperabilità semantica, saranno fondamentali per individuare le relazioni che intercorrono tra lo sfruttamento delle risorse idriche e la diffusione delle malattie.