Valle dell’Irno: spaccio di droga, inchiesta nata da un duplice omicidio

Indagine della Procura di Nocera

I carabinieri di Mercato San Severino e la procura di Nocera Inferiore, indagando sul duplice omicidio di SALVATI Vincenzo e CALIFANO Aniello, commesso nell’ottobre 2020 da ANSALONE Vincenzo, di Baronissi, all’esito di una discussione nata a causa del mancato pagamento di una fornitura di cocaina, hanno scoperto due organizzazioni dedite allo spaccio. La prima relativa alla inchiesta della Dda di stamattina, la seconda quella della procura di Nocera Inferiore. Di seguito il comunicato stampa.

È stata eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino – all’esito di attività di indagine coordinata congiuntamente dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno e da questa Procura – un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Nocera Inferiore in relazione alla conclamata attività di spaccio di sostanze stupefacenti svolta nella Valle dell’Imo da parte di D.V..

La predetta attività investigativa originava dal duplice omicidio di Salvati Vincenzo e Califano Aniello, commesso nell’ottobre 2020 da Ansalone Vincenzo, di Baronissi, all’esito di una discussione nata a causa del mancato pagamento di una fornitura di cocaina, nel corso della quale il predetto esplodeva sei colpi di pistola S&W calibro 357 Magnum attingendo mortalmente entrambi i predetti soggetti, vicenda in relazione alla quale l’Ansalone veniva successivamente condannato in via definitiva anche per il connesso traffico di stupefacenti.

Dal predetto fatto omicidiario, consumatosi per la gestione delle piazze di spaccio nella Valle dell’Imo, scaturivano le successive attività investigative congiunte tra la Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, che portavano a verificare i nuovi equilibri nella gestione delle piazze di spaccio dopo il duplice omicidio, accertando l’esistenza di nuove associazioni (subentrate a quella capeggiata dal Salvati) finalizzate al traffico di stupefacenti e dei canali di spaccio ad esse connessi, scenari dai quali emergeva la posizione preminente di D.V., oggi attinto dalla misura della custodia cautelare in carcere.

loading ads