Una vicenda che si trascinava da anni
Nel 2017, l’Amministrazione comunale di San Valentino Torio, guidata dal Sindaco Michele Strianese attuò la procedura di sdoppiamento dell’Ufficio tecnico comunale per fornire maggiori servizi ai cittadini ed evitare che, in capo ad un solo responsabile tecnico ricadessero tutte le responsabilità e tutti i numerosi, impegnativi e delicati procedimenti dell’Ufficio tecnico comunale. L’ intento di noi amministratori era solo quello di migliorare l’ efficienza dei servizi alla cittadinanza, ai tecnici ed alle imprese rafforzando l’ organico in dotazione e velocizzare le pratiche per uno sviluppo economico del territorio.
La denuncia di ignoti in merito alla procedura attuata, che era culminata nel reclutamento, tramite procedura di evidenza pubblica di due ingegneri, apri’ un procedimento penale con il quale furono indagati e poi rinviati a giudizio il Sindaco Michele Strianese, il vice sindaco Rosanna Ruggiero, gli Assessori Giuseppe Pascale, Enzo Ferrante e Giancarlo Baselice, oltre che la segretaria comunale Marisa Senatore ed i tecnici incaricati ing.Giovanni Pellegrino e ing.Giancarlo Migliaro. Nella denuncia si ipotizzava anche il danno erariale a carico degli indagati, visto che gli ignoti l’ avevano inviata anche alla Corte dei Conti della Campania.
LE IPOTESI ACCUSATORIE
Le accuse formulate dal Pubblico Ministero ipotizzavano il reato di corruzione e di abuso d’ ufficio a carico di tutti gli indagati. Il rinvio a giudizio fu notificato nell’anno 2021 e titoli di giornali a tutto tondo notiziavano a destra e a manca che il “Presidente della Provincia e la sua giunta comunale erano stati rinviati a giudizio e dovevano subire un processo per corruzione”.
LA DECISIONE
Il Giudice dell’Udienza Preliminare, Giovanni Pipola, del tribunale di Nocera Inferiore, dopo aver esaminato la copiosa documentazione prodotta ed aver ascoltato le argomentazioni dei difensori, ha prosciolto il Sindaco, gli assessori, la segretaria generale dell’epoca e i DUE tecnici da tutti i reati contestati, con la formula “il fatto non sussiste”, che rappresenta la formulazione assolutoria più ampia tra quelle previste dal nostro ordinamento, in quanto nega il presupposto stesso dell’accusa. In altri termini, nel nostro sistema penale, non esiste una formula assolutoria più favorevole ed è quella che il Giudice ha ritenuto giusto applicare nel nostro caso. L’esito del giudizio penale va ad aggiungersi a quello, altrettanto favorevole, della Corte dei Conti, che aveva già archiviato il procedimento per insussistenza di danno erariale.
IL COMMENTO DEL SINDACO
Come in altri casi, l’affidamento di incarichi e, in generale, l’attività amministrativa del Sindaco e della giunta è stata improntata a criteri di legittimità e di legalità, che non temono alcun tipo di controllo da parte dell’Autorità Giudiziaria e degli altri organi a ciò preposti, ai quali va, come sempre, la nostra fiducia. Un ringraziamento ai nostri difensori, gli avvocati Raffaele e Michele Franco, per essere riusciti a smontare, punto per punto, le infondate ipotesi accusatorie che erano state avanzate nei nostri confronti.