Il consigliere comunale di Scafati difende la scelta delle dimissioni dei 13 consiglieri. I numeri, evidenzia Russo, parlano chiaro. Ricorso al tar riguardo alle delibere di dicembre
“Salvati appare fuori dalla realtà. – si legge in una nota stampa dell’ex candidato sindaco – Parla della sfiducia da lui ricevuta da 13 consiglieri, che rappresentano la maggioranza assoluta del Consiglio Comunale, come di un gioco di palazzo. Salvati ignora o finge di ignorare che non aveva più numeri per governare, non aveva più maggioranza.
Era riuscito a rimanere in sella già a febbraio scorso grazie all’astensione di due consiglieri comunali sulla mozione di sfiducia, poi ad Ottobre ottiene il tredicesimo voto sul bilancio solo grazie ad una manovra di puro trasformismo politico, acquisendo il voto di un consigliere di opposizione, ricambiato con un assessorato. Presenta nei primi giorni di gennaio un documento a suo sostegno con le firme di soli sette consiglieri comunali, rispetto ad una maggioranza elettorale di 15, autocertificando di non avere più la fiducia del Consiglio, ed ora parla di gioco di palazzo.
Non è stato in grado di governare, i 13 consiglieri bene hanno fatto nell’interesse e per amore della città a sfiduciare il Sindaco per evitare una situazione di stallo, che rischiava di protrarsi nei prossimi mesi, e produrre altri papocchi come quelli delle delibere del 31 dicembre, sulle variazioni di bilancio e sul piano triennale delle opere pubbliche, approvate con diversi vizi tra cui in primis il quorum non raggiunto di 13 voti. E per questi vizi preannuncio che ricorrerò al TAR per l’annullamento delle delibere e di tutti gli atti connessi e consequenziali, al fine di garantire il rispetto delle norme e dello statuto comunale”.