Chiuse le indagini. L’ipotesi investigativa è quella di resistenza a pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio per essersi opposti ai funzionari Gori
Finiscono sul registro degli indagati quattro residenti a Roccapiemonte per la manifestazione No Gori di fine anno.
LA RICOSTRUZIONE
Lo scorso 22 dicembre un nutrito gruppo di cittadini si riunì in Piazza Zanardelli per manifestare in maniera pacifica il proprio dissenso ad un eventuale ingresso del nuovo gestore. I funzionari Gori avevano preannunciato con una lettera la propria presenza a palazzo di città per ottenere tutti gli atti propedeutici all’avvio della gestione del servizio idrico integrato nel Comune di Roccapiemonte.
Ad attenderli trovarono i cittadini che con un cordone umano gli impedirono di accedere al Comune. Per quei fatti la Procura di Nocera Inferiore ha individuato quattro responsabili che dovranno ora rispondere dei reati di concorso in violenza e minaccia a pubblico ufficiale e incaricati di pubblico servizio.
L’IPOTESI D’INDAGINE
La procura di Nocera Inferiore ha chiuso le indagini preliminari su quattro persone. I quattro sono indagati perché il 22 dicembre scorso parteciparono alla manifestazione che impedì di fatto ai funzionari della Gori di accedere al palazzo di città. Secondo gli inquirenti i quattro, insieme ad altre persone non identificate e per questo rimaste ignote, “usavano violenza nei confronti di pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio per opporsi agli stessi mentre compivano un atto di ufficio, in particolare tra l’altro mentre gli operatori della Gori spa si apprestavano ad entrare negli uffici del Comune di Roccapiemonte scortati” da tre carabinieri.
Secondo la Procura i quattro rocchesi impedirono l’ingresso dei funzionari della società di Ercolano frapponendosi all’ingresso negli uffici comunali, creando un cordone umano dinanzi all’ingresso del municipio. Uno dei quattro indagati risulta indagato anche per aver spintonato un sottufficiale dell’Arma e si sarebbe rifiutato di dare indicazioni sulla propria identità ai carabinieri. I funzionari Gori, dopo aver tentato inutilmente di accedere agli uffici comunali, scortati dai carabinieri e dagli agenti della polizia municipale, si rimisero in auto e lasciarono Roccapiemonte, tra gli applausi dei presenti.
Tuttavia, quella che sembrava essere stata una manifestazione pacifica, ha lasciato pesanti strascichi giudiziari. I quattro indagati ora avranno 20 giorni per presentare documenti a loro discarico o essere interrogati, prima che la procura decida se rinviarli a giudizio o meno.