I cittadini protestano e chiedono di vederci chiaro sul progetto di via Scacciapensieri

Ieri, di buon mattino sono stati abbattuti cinque pini monumentali in un’area a confine tra Pompei e Scafati. In Scacciapensieri, su ordine del Comune pompeiano, sono finiti giù cinque pini marittimi che avevano non meno di 60 anni: un colpo al cuore, anche di chi un’ambientalista militante. Alla base del provvedimento comunale ci sarebbe anche una relazione tecnica che ha consentito l’abbattimento. I residenti non ci stanno.

Armati di immagini storiche di questi anni, in tanti hanno fotografato i pini abbattuti, la parte tagliata, ogni particolare che poi faranno verificare ad un agronomo di loro fiducia. I pini appaiono da un primo esame abbastanza ben baricentrati e non si notano lesioni alla parte legnosa. L’esame approfondito dovrà verificare se le chiome, che appaiono molto diradate, siano frutto di precedenti sfoltiture, fatte magari per ridurre il carico e l’effetto vela, o dipenda da attacchi fitosanitari.

Certo negli ultimi tempi l’abbattimento dei pini in vari comuni sta quasi diventando una moda, per risolvere facilmente un problema, specie se si tratta di lavori pubblici. Oltre che una “moda” è un vero affare per le ditte che li abbattano, a suon di migliaia e migliaia di euro l’uno. E solitamente vengono abbattuti appena la luce è sufficiente: per evitare proteste dei cittadini?

COME È STATA PER DECENNI VIA SCACCIAPENSIERI