Pagani, lavoratori delle pulizie nel mercato ortofrutticolo, ora è scontro politico

Mentre i dipendenti della Res si battono per essere riassorbiti dalla ditta subentrante, maggioranza e opposizione si scambiano accuse reciproche

Subentro della Tecra alla Res per le pulizie nel mercato ortofrutticolo di Nocera/Pagani: lavoratori senza risposte per il passaggio di cantiere, mentre divampa la polemica politica. Questa mattina sono arrivati i dipendenti della Tecra per le pulizie nel mercato ortofrutticolo. Ad assistere al loro ingesso i lavoratori della Res, il consorzio che per anni ha gestito in servizio, e che, come ricordava anche la Cisl avrebbero avuto diritto al passaggio di cantiere, come la stessa azienda avrebbe assicurato, ma in realtà nulla è avvenuto.

Un pacifico presidio dei lavoratori che chiedono alle istituzioni di interessarsi al loro caso, dopo anni di attività al mercato ortofrutticolo e visti i loro diritti al passaggio con la nuova azienda che al momento sta adoperando suoi addetti per le pulizie. Al momento non è stata nemmeno prorogata la presenza dei lavoratori Res di cinque giorni come si era programmato in un primo momento.

L’ATTACCO DELL’OPPOSIZIONE CONSILIARE
SindacoFF_AnnaRosaSessaDavanti al mercato ortofrutticolo, questa mattina, anche la consigliera comunale Anna Rosa Sessa che siede nel banchi della minoranza consiliare che ha dichiarato: «Dal 2008 questi lavoratori hanno lavorato all’interno del mercato ortofrutticolo per le pulizie a la raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti ma ora non hanno alcuna certezza per il lavoro. Adesso si sta aspettando un incontro in prefettura e chiediamo al prefetto di prendere a cuore questa situazione, per assicurare il passaggio di cantiere, tutelando i diritti di questi lavoratori che sono tutti paganesi».

La consigliera comunale ha affermato che sarebbe molto grave se si trattasse di un fatto politico perché la politica deve dare risposte per il lavoro e non toglierlo alle persone, « La politica sulla pelle di lavoratori non va bene. È vergognosa. Lavoratori che in questi giorni non hanno visto nessuno né il commissario liquidatore Mirko Apa e lo stesso sindaco, pur sollecitato. I lavoratori non vanno abbandonati. Sono lavoratori paganesi le loro famiglie vivono a Pagani».

IL SINDACO
Il primo cittadino di Pagani, Raffaele Maria De Prisco, ha affermato di voler incontrare i lavoratori Res alla presenza del prefetto.

LA RISPOSTA DELLA MAGGIORANZA
mercato-ambulante-Pagani-convegno-RTAlive-Lello-De-PriscoI gruppi politici di maggioranza, Civicamente, Orizzonte Comune, Disegno Pagani e Pagani Protagonista, replicano alle accuse rivolte dalla consigliera Anna Rosa Sessa: «(quanto detto dalla consigliera Sessa) ci allibisce e ci spinge davvero a dire basta!!! Basta fare politica sulle menzogne! Basta fare politica sulle falsità! Basta continuare a mentire sapendo di mentire! Basta, appunto, fare politica sulla pelle dei lavoratori! Ma stavolta davvero. Con quale coraggio mentire sapendo che tutte le persone interessate sanno la verità e da dove vengono le responsabilità.

Con quale coraggio raccontare una realtà distorta secondo la quale l’amministrazione non avrebbe voluto incontrare i lavoratori o starebbe rifiutando le loro richieste di incontro, sollecitate a più riprese sul fronte istituzionale. Conosciamo bene i fatti e le circostanze che interessano in questo momento i lavoratori in questione e anche i lavoratori stessi conoscono bene la verità.

Sin dal suo insediamento, l’amministrazione De Prisco ha sempre tutelato i livelli occupazionali delle società che in un modo o nell’altro agiscono nell’interesse del Comune, e lo farà anche questa volta.
Le vicende che interessano questo gruppo di lavoratori stanno a cuore all’Amministrazione, senza alcuna retorica. Siamo fiduciosi che con l’aiuto di Sua Eccellenza il Prefetto, con cui siamo in contatto, si possa trovare una soluzione.

Tuteleremo i dipendenti del consorzio Res che insistono sul cantiere del Mercato Ortofrutticolo contro ogni forma di violazione dei diritti lavorativi subiti e subendi dai lavoratori. Sarà compito della legge accertare poi le responsabilità».

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