La Salernitana perde anche a Verona, società e Ds fallimentari
Monday night da incubo per i supporter granata che hanno assistito all’ennesima performance di pessimo livello della Salernitana. Al “Bentegodi” di Verona è andata in scena una partita che rispecchiava o quasi le rispettive posizioni di classifica delle due compagini.
Quasi, si perché il Verona merita la classifica che ha ma la Salernitana attualmente sul piano del gioco è decisamente paragonabile ad una squadra di media Serie B. Tornando alla partita, si è assistito ad una prima mezz’ora davvero imbarazzante: un Verona contratto per la consapevolezza di quanto pesasse la posta in palio ed una Salernitana messa in campo a caso, come figurine inermi prese da un mazzo interamente impalpabile. Dopo mezz’ora però, i padroni di casa si sono resi conto della pochezza avversaria, hanno preso coraggio ed hanno iniziato a macinare gioco e come per magia, è arrivato puntuale l’errore del giovane Nicolussi Caviglia che ha perso l’ennesima marcatura, mandando in rete il veronese Ngonge per l’1 a 0.
Il tifo granata si è celato dietro un festival di fischi assordanti che non sono riusciti comunque a scuotere la squadra, anzi. Bisognava arrivare all’ottantesimo per assistere a dieci minuti di attacco al Forte Apache da parte dei Granata. Il Verona era sulle gambe e ha concesso qualche metro alla Salernitana che per poco non pareggiava la partita. Un’incomprensione della difesa scaligera ha lanciato Piatek a tu per tu con Montipò, ma il polacco si è fatto parare un rigore in movimento che ha dell’incredibile. Giusto così purtroppo, a dispetto di quanto detto dall’ormai ex allenatore granata Davide Nicola, la Salernitana non avrebbe meritato il pareggio.
Come detto, Davide Nicola è già passato, nuovamente. Il magnanimo allenatore salernitano è stato esonerato nella notte e non è ancora dato sapere a favore di chi. Pesa quindi la scelta del patron Iervolino che regala un altro mese alle compagni inseguitrici quando bisognava agire prima, molto prima. Durante la sosta per i mondiali per intenderci. La Salernitana aveva accumulato un vantaggio considerevole sulle dirette inseguitrici alla lotta per non retrocedere, non per bravura propria o comunque non del tutto. La buona vena del bomber granata Dia, di qualche altro singolo e del karakiri delle dirette inseguitrici avevano messo in un ottima posizione la compagnie del cavalluccio marino e qui si è sbagliato ancora. La proprietà granata in quel momento ha perso l’umiltà e ha fatto proclami di alta classifica che purtroppo non sono coincisi con il reale valore di questa rosa. Da qui il caos totale.
Davide Nicola perde il polso della situazione e lo spogliatoio si spacca. La Salernitana ormai è allo sbando e la zona rossa è molto vicina. La paura che fino a qualche mese fa sembrava riguardasse altre squadre, adesso prende prepotentemente sui Granata.
Difficile aggiungere altro, difficile aggiungere ottimismo, solo la speranza resta viva in questo momento. La speranza che una scintilla unita ad un po’ di fortuna scuota l’ambiente tutto e permetta alla Salernitana di finire al più presto questo campionato senza ulteriori patemi. Dopodiché il presidente Iervolino deve avere il coraggio di fare piazza pulita ed affidarsi a gente che ha diversi campionati alle spalle, sia come allenatore che come direttore sportivo. Il tempo delle scommesse è finito e resta solo il patrimonio da preservare e che non sia quello nelle tasche dello stesso Iervolino, ma quello che appartiene ai tifosi e alla città intera, l’unico patrimonio vero e indiscusso che non dovrà mai essere sperperato: la Salernitana!