Incidente stradale in Toscana, morto 55enne camionista di Nocera Inferiore

Angelo Gambardella era sposato e con un figlio. La dinamica, il punto sulle indagini

La procura competente sulla base degli accertamenti della Polstrada e dei vigili del fuoco ha aperto un fascicolo d’inchiesta: la salma sarà sottoposta a esami medico legali e i resti del Tir sono sotto sequestro. Secondo quanto appreso sarebbe andata distrutta tra le fiamme la scatola nera che registra velocità e orari del mezzo.

Da stabilire le cause della sbandata fuori controllo del camion, malore o guasto meccanico alcune ipotesi. Sulla dinamica le telecamere mostrano che l’incidente è autonomo, il Tir fa tutto da sé e non ci sono altri veicoli coinvolti. Il fondo era bagnato dalla pioggia. Il Tir dopo il primo impatto con il rail centrale ha attraversato corsia di sorpasso, poi quella di marcia e quella di emergenza prima di sfondare le protezioni a destra e finire di sotto. Nell’urto col terreno, in aperta campagna, si sono squarciati anche i serbatoi di carburante.

LA DINAMICA DELL’INCIDENTE
L’incidente è stato ripreso per buona parte dalle telecamere dell’A1. Matteo Marvogli, direttore di Tronco di Firenze per Aspi, in un’intervista a Isoradio, ha spiegato che dalle immagini.

“Questa mattina poco dopo le 7:00, secondo quanto abbiamo potuto ricostruire grazie alle telecamere posizionate sul tratto, un autoarticolato che percorreva l’autostrada A1 in direzione Bologna tra Calenzano e Barberino di Mugello, nell’affrontare una curva, ha prima perso il controllo andando a urtare la barriera di sicurezza sul lato sinistro poi, a seguito dell’impatto, ha invertito rapidamente la sua direzione andando a urtare con elevato angolo di incidenza la barriera di sicurezza posta sul lato destro, abbattendola e cadendo oltre il viadotto. A seguito dell’incidente il mezzo è andato in fiamme”.3-camion-cade-autostrade-autista-nocerino-RTAlive

Il tratto della A1 è stato chiuso tra Calenzano e Barberino di Mugello in direzione Bologna. I vigili del fuoco, intervenuti con tre squadre e sette automezzi di cui un’autogrù, hanno effettuato lo spegnimento del mezzo pesante e del semirimorchio carico di frutta e verdure completamente avvolto dalle fiamme.

LE INDAGINI
La procura competente sulla base degli accertamenti della Polstrada e dei vigili del fuoco ha aperto un fascicolo d’inchiesta: la salma sarà sottoposta a esami medico legali e i resti del Tir sono sotto sequestro. Secondo quanto appreso sarebbe andata distrutta tra le fiamme la scatola nera che registra velocità e orari del mezzo.

Da stabilire le cause della sbandata fuori controllo del camion, malore o guasto meccanico alcune ipotesi. Sulla dinamica le telecamere mostrano che l’incidente è autonomo, il Tir fa tutto da sé e non ci sono altri veicoli coinvolti. Il fondo era bagnato dalla pioggia. Il Tir dopo il primo impatto con il rail centrale ha attraversato corsia di sorpasso, poi quella di marcia e quella di emergenza prima di sfondare le protezioni a destra e finire di sotto. Nell’urto col terreno, in aperta campagna, si sono squarciati anche i serbatoi di carburante.

LA REAZIONE DELLA CGIL: “ALTRA TRAGEDIA SUL LAVORO”
“Alla sua famiglia va anzitutto la nostra solidarietà ed il cordoglio della Filt Cgil della Toscana. Possiamo così solo scrivere, in modo sofferto, che si tratta di un’altra inaccettabile tragedia sul lavoro. Non conosciamo ancora il dettaglio della dinamica incidentale. Sappiamo, tuttavia, che in quel tratto autostradale, purtroppo, non sono pochi questi tragici eventi.

Pochissime settimane fa, ad esempio, vi fu un incidente tra tre Tir che, tra l’altro, produsse code chilometriche nel tratto metropolitano fiorentino e perfino dentro la città di Firenze. E sappiamo che in quel tratto autostradale, ma non solo, occorrono non tanto maggiore automazione per l’esazione dei pedaggi e per i controlli a distanza, bensì un presidio fisico dei lavoratori più diffuso in tutta la infrastruttura e, quindi, anche maggiori investimenti per gli organici, ai fini di un controllo capillare del traffico; lo sviluppo dei presidi di prevenzione anti incendio; una potenziata assistenza all’ utenza in loco e non “da remoto”.

Del resto, una infrastruttura pedaggiata che vive, dunque, anche dei introiti diretti dei cittadini ha sempre maggiore necessità non di essere presidiata virtualmente ma sotto il controllo in h24 di una presenza fisica degli operatori. Per tutte queste ragioni, riteniamo opportuno richiedere a Regione, Province, Città metropolitana e Aziende interessate una prima riunione congiunta che inizi a monitorare le problematiche inerenti quell’importantissimo percorso autostradale, che unisce il sud e il nord del Paese, e si dia vita ad una cabina di regia unificata in grado di sviluppare più controlli, più assistenza, più sicurezza”.

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