Venti euro l’anno per viaggiare in città sui bus, il modello Bari anche a Salerno?

L’iniziativa voluta dal sindaco di Bari Antonio De Caro potrebbe essere un esempio da praticare anche in provincia di Salerno. L’idea non dispiace, ma bisogna attuare una rivoluzione, oltre alle iniziative già in programma

Il nuovo anno per il capoluogo della murgia è iniziato con una rivoluzione nei trasporti pubblici su gomma, con 20 euro l’anno è possibile fare un abbonamento che consente di viaggiare, senza limiti in città, sui pullman dell’azienda pubblica dell’AMTAB.

“Siamo la prima città italiana – ha commentato il primo cittadino di Bari – ad adottare questa politica in favore della domanda di mobilità sostenibile, garantendo a tutti i cittadini l’accesso al trasporto pubblico locale. Una misura amica dell’ambiente e del portafoglio che rientra in un sistema più ampio che prevede numerosi investimenti sul trasporto pubblico: dall’acquisto dei nuovi autobus a una migliore offerta dei servizi di mobilità. Nei prossimi giorni daremo tutte le informazioni utili per accedere alla misura”.

Investiti dall’ente comunale di Terra di Bari circa 5 milioni di euro per un bacino di 300 mila abitanti, il triplo di Salerno. Con questa misura “il costo dell’abbonamento annuale – ha aggiunto De Caro – passerà da 250 euro a 20 euro”.

L’iniziativa barese “è degna di attenzione – ha commentato il presidente della commissione trasporti del consiglio regionale della Campania, Luca Cascone – come tutte quelle che possono favorire l’uso del trasporto pubblico locale, ma bisogna tenere conto sempre delle disponibilità di cassa”.

Sulla stessa scia l’assessore all’Ambiente del Comune di Salerno, Massimiliano Natella: “Ogni iniziativa che possa incentivare il trasporto pubblico locale è da analizzare e questa certamente lo è. Si potrebbe pensare anche a delle sperimentazioni locali, il problema però sono gli investimenti. Dopo l’ok al Pums, che dà anche delle indicazioni sul sistema di trasporto pubblico locale, si darà il via ad una sua profonda revisione”.

“Incentivare l’uso dei mezzi di trasporto collettivi è una strategia vincente in termini ambientali e di vivibilità delle città – ha evidenziato l’ingegnere ambientale Nicoletta Fasanino – Occorre però che il sistema dei trasporti sia adeguato alle esigenze degli utenti. Tratte, tempi di percorrenza, tempi di attesa sono alcuni dei fattori base da valutare. Per sistemi fortemente interconnessi funzionalmente (turismo e trasporto merci da e per i porti e le zone industriali), ma anche territorialmente decentrati quali quelli campani (Vallo di Diano e Costiere, ad esempio) o all’interno delle stesse città (vedi alcuni quartieri di Salerno) urge correre ai ripari con piani comprensoriali e intermodali per affrontare concretamente l’annosa problematica del traffico che altrimenti non si risolverebbe nemmeno attraverso la gratuità delle corse”.

Intanto, per i trasporti a Salerno si sta già pensando allo sviluppo dell’intera rete, come affermato dal consigliere regionale Cascone: “È di 15 milioni di euro lo stanziamento che garantirà l’ammodernamento dei binari e dell’ingresso dei treni a Salerno che consentirà a quelli della metropolitana di non attendere, alle volte per minuti, di entrare in stazione e anche di proseguire oltre, verso l’Università. Sarà una metropolitana davvero autonoma, senza incroci ferroviari, velocizzando la tratta urbana della metro, ma che si innesta nel progetto generale da 185milioni di euro che consentirà il collegamento tra la stazione di Salerno e l’aeroporto. Rfi aprirà il cantiere per il prolungamento della metro dalla stazione Arechi fino a quello dello scalo aeroportuale Salerno-Costa d’Amalfi entro quest’anno (primo bando lavori già pubblicato)”.

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