La mancanza di competenze e di peso politico condanna la comunità marzanese
«Questa è un’altra Ischia annunciata. Mi mandano a fare il volontariato ogni volta che c’è l’emergenza e fanno somme urgenze». Fuori dai limiti la sindaca di San Marzano sul Sarno Carmela Zuottolo che si lascia andare ad un lungo sfogo contro la Regione Campania.
«Non l’accetto la fascia per queste cose, la fascia me la metto addosso e vado a Roma o sotto la Regione». La definisce «un’apocalisse senza fine» l’alluvione provocata dall’Alveo comune nocerino, il corso d’acqua che attraversa il piccolo paese dell’agro e si congiunge con il Fiume Sarno alla “Ciampa di Cavallo”. E poi paragona esageratamente la rottura dell’argine dell’affluente del Fiume Sarno ai danni del terremoto del 1980 e dell’alluvione di Sarno del 1998.
Per la Zuottolo questa è la seconda esondazione in due anni di consiliatura. Si è ripresentata quasi identica a quella del 9 marzo 2021, di fatto gli argini non hanno retto appena 10 metri dopo alla rottura che ci fu due anni fa, dove anche ad allora costò ai cittadini marzanesi migliaia di euro di danni e disagi enormi.
L’ultima volta che si riuscì a fare una manutenzione straordinaria all’Alveo comune nocerino fu grazie ad uno stanziamento del 2004 con prevedeva oltre 3,3 milioni di euro di lavori, dopo la tracimazione degli argini in diversi punti del territorio marzanese.
Solo a seguito delle «ripetute richieste dell’Amministrazione comunale di San Marzano sul Sarno e d’intesa con il Consorzio di Bonifica» fu studiata la possibilità di un intervento aggiuntivo anche per l’invaso alla vasca Cicalesi a Nocera Inferiore «in maniera da aumentare il ritardo del passaggio della piena in alveo».
Quei lavori sono stati una manna dal cielo per San Marzano, grazie anche ad un raccordo istituzionale a tutti i livelli di competenza. Sono quasi 20 anni, infatti, che non vengono osservati e pianificati lavori straordinari ai fiumi che attraversano il piccolo paese al centro dell’Agro nocerino.
Occorre competenza e peso politico nella democrazia moderna. Purtroppo c’è che di sera siede a tavola con le destre e la mattina fa convegni con le sinistre, ma di atti amministrativi, progetti e prese di posizioni mai nulla! Si aspetta l’aiuto dell’«amico politico» per poi poter vendere il risultato al proprio elettorato.
Raimondo Aufiero