Questione Gori a Roccapiemonte, Trezza: “Contro di me la macchina del fango”

Il comunicato stampa della consigliera comunale di opposizione per fare luce delle accuse lanciate nei suoi confronti dal medico Vincenzo Pagano, figlio del sindaco

“Ecco cosa è successo”. Così inizia il comunicato stampa della consigliera comunale di Roccapiemonte, Luisa Trezza, che replica alle accuse mosse dal medico rocchese Vincenzo Pagano, noto anche per essere il figlio del sindaco Carmine Pagano. Dal 30 di dicembre, una serie di post che avrebbero scambiato la partecipazione della giornalista Luisa Trezza a un’importante conferenza stampa ad Ercolano per una riunione della Gori per contrattare ben altro. E invece, foto, articoli, video e testimonianze proverebbero che le accuse mosse da Pagano non sono veritiere.

IL COMUNICATO DI LUISA TREZZA
“Il dottor Vincenzo Pagano, dal 30 dicembre,-denuncia l’esponente politico di Roccapiemonte- sui Social diffonde post, commenti e fotografie che mi riguardano, accusandomi di aver partecipato ad incontri con la Gori di fatto per chiedere posti di lavoro per i miei congiunti.

Sarà solo una coincidenza temporale, ma il giorno precedente, 29 dicembre 2022, – sottolinea la consigliera comunale del gruppo Rocca Futura- PD in consiglio comunale a Roccapiemonte, si è discussa la delicata questione relativa alla gestione del servizio idrico. In aula avevo fatto emergere, a seguito di accesso agli atti, che l’Amministrazione comunale di Roccapiemonte, guidata dal sindaco Carmine Pagano, padre del dottor Vincenzo Pagano, aveva presentato in ritardo la domanda per ottenere la gestione autonoma del servizio idrico, l’occasione legale che si aspettava per scongiurare la venuta di GORI a Roccapiemonte. Da anni tutta la nostra comunità sta portando avanti la battaglia per l’acqua pubblica e l’argomento è molto sensibile. A questo si aggiunge che avevo fatto notare come la richiesta del sindaco, a fronte di una lunga storia di lotta amministrativa, sociale e politica, oltre a partire in RITARDO e ad essere stata respinta dall’EIC per questo motivo, era limitata a pochissime righe.

Il dottor Vincenzo Pagano nei suoi post su Facebook ha accusato prima una consigliera di minoranza di aver partecipato a riunioni della Gori aggiungendo «Siamo tutti uniti per l’acqua pubblica e quantomeno per una scelta disinteressata in merito oppure vogliamo fare Gori – parentopoli anche a Roccapiemonte e far entrare Gori per sistemare figli, mariti, cugini e amici di merenda?». Poi ha svelato chi fosse questa consigliera, cioè io, pubblicando la foto della asserita riunione Gori nella quale sono ritratta.

A questo punto – dichiara Luisa Trezza – URGE FORNIRE UNA RISPOSTA AI CITTADINI DI ROCCAPIEMONTE.
Mio marito è già dipendente di un Ente pubblico da anni e non necessita di alcun posto di lavoro, né tantomeno ne hanno bisogno i miei figli che hanno iniziato brillantemente gli studi universitari – afferma ancora Luisa Trezza – inoltre la partecipazione alla riunione di ottobre di cui alla fotografia, è reale ma si trattava di una conferenza stampa a Villa Campolieto di Ercolano, indetta dall’Ente Idrico Campano e dalla Gori per l’11 ottobre 2022, alla presenza del vicepresidente della Regione Campania e di vari sindaci per illustrare le misure di sostegno al reddito deliberate dal Consiglio di Distretto Sarnese-Vesuviano dell’Ente Idrico Campano, attraverso bonus e stop alle morosità per le fasce deboli.

Provvedimenti di utilità sociale che hanno richiamato l’attenzione di circa 20 testate giornalistiche, viste le condizioni economiche in cui versano molte famiglie campane del Napoletano e del Salernitano. La mia partecipazione era quindi in qualità di giornalista per dare conto, assieme ad altri colleghi di più province, di un’iniziativa a favore delle fasce deboli della popolazione, tanto è vero che è reperibile, il giorno seguente, l’articolo a mia firma sul quotidiano La Città, disponibile anche on line. Del resto, i servizi giornalistici in video mi ritraggono mentre prendo appunti per scrivere l’articolo pubblicato il giorno dopo.

I FATTI DESCRITTI DAL DOTTORE VINCENZO PAGANO QUINDI NON RISPONDONO A VERITÀ
– Conclude la consigliera comunale rocchese. La realtà non solo è stata travisata ma sono stata pubblicamente accusata di procacciare posti di lavoro per i miei congiunti. Tutto ciò è inaccettabile, anche perché non è la prima volta che il figlio del sindaco interviene pesantemente contro di me, tentando di diffamarmi e di mettermi a tacere. Pertanto ho già dato mandato al mio legale per tutelare la mia immagine e quella della mia famiglia in ogni sede” – ha concluso Luisa Trezza” -.

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