L’esponente politico napoletano del Pd ha una forte base elettorale in provincia di Salerno
Presunta corruzione all’Europarlamento, la magistratura di Bruxelles chiede di Bruxelles di revocare l’immunità parlamentare a due eurodeputati, dopo già il clamoroso arresto il 9 dicembre della vice presidente greca del Pe (sospesa), Eva Kaili, socialista. Si tratterebbe, secondo i quotidiani belgi Le Soir e Knack, in prima linea nelle cronache del ‘Qatargate’, dell’italiano Andrea Cozzolino del Pd e del socialista belga di origini italiane Marc Tarabella, già sospeso dal partito a inizio inchiesta. Cozzolino, ex super assessore ella giunta Bassolino, esponente del Pd napoletano, è stato eletto da una forte base elettorale in provincia di Salerno.
L’INCHIESTA
Del coinvolgimento di Tarabella e Cozzolino si era parlato più volte nelle notizie sulle carte del Qatargat: il 10 dicembre, l’abitazione del deputato italo-belga era stata perquisita alla presenza della presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola (come previsto dalla legge belga), all’indomani dell’arresto, tra gli altri, anche del compagno di Kaili, Francesco Giorgi (assistente parlamentare di Cozzolino) e dell’ex eurodeputato ed ex sindacalista Pier Antonio Panzeri, lobbista, fondatore della Ong Fight Impunity e ritenuto figura centrale nelle presunte manovre per ammorbidire la posizione delle istituzioni a favore del Qatar, del Marocco e persino della Mauritania.
LE REAZIONI
Cozzolino ha già fatto sapere nei giorni scorsi tramite il suo avvocato di voler essere sentito al più presto dagli inquirenti belgi, dichiarandosi estraneo ai fatti. «Da subito, Marc Tarabella si è detto a disposizione della giustizia e ha anche chiesto di essere ascoltato rapidamente per potersi difendere», ha affermato il suo avvocato, Maxim Toller, segnalando che il politico belga non intende nascondersi dietro l’immunità ed è favorevole alla revoca.
LA PROCEDURA DI REVOCA
La procedura di urgenza per la revoca dell’immunità dei due europarlamentari verrà ufficialmente aperta da Metsola alla prima plenaria utile dell’Eurocamera, lunedì 16 gennaio a Strasburgo. La politica maltese, è stato annunciato, ha chiesto a tutti i servizi del Parlamento e alle commissioni di dare priorità alla vicenda per concluderla entro il 13 febbraio, quando si riunirà nuovamente la nuova plenaria.
Dopo la comunicazione della presidente all’aula, secondo regolamento, la richiesta passerà alla Commissione affari giuridici del Parlamento (Il Pd ha preannunciato voto favorevole alla revoca) , che nominerà un relatore e ne discuterà a porte chiuse, eventualmente disponendo audizioni, ed elaborerà quindi il proprio parere per l’assemblea con una raccomandazione di voto.
L’Eurocamera si pronuncerà a maggioranza semplice. “Non ci sarà impunità. Nessuna”, ha sottolineato Metsola annunciando l’apertura dell’iter su richiesta delle autorità giudiziarie belghe.