Dopo le difficoltà del percorso Ictus che si aggiungono agli altri disservizi, insorgono i sindacati
Non se ne può più. In alcuni turni anche la rete ictus all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore non sarà operativa. Con buona pace dei pazienti che rischiano anche la vita o danni seri per il tardivo intervento, essendo necessario il trasferimento al Ruggi di Salerno.
LA VOLONTÀ DI FAVORIRE IL RUGGI
«L’area critica di Nocera Inferiore è stata ridimensionata nella programmazione regionale a favore di Salerno – ha denunciato Antonio Siciliano, rappresentante della Cgil Medici -.
È in grande difficoltà Neurologia dove sono in servizio solo cinque neurologi più il primario e non si riesce a coprire i turni di servizio tutte le notti, ma si devono servire della guardia interdivisionale. A questo si aggiunge che è stata ridimensionata anche la Neurochirurgia e la Neuroradiologia». Siciliano aggiunge: «L’ictus è una delle cause principali di decesso e un paziente deve essere sottoposto a trombolisi, obbligatoriamente alla presenza di un neurologo, ma se il paziente arriva all’Umberto I nell’orario in cui non c’è, dovrà essere trasferito a Salerno e si perde tempo preziosissimo».
Il medico rappresentante della Cgil evidenzia: «È ormai nota la carenza di personale, ma c’è anche una precisa volontà di ridimensionamento di questa area critica dell’ospedale di Nocera Inferiore, nonostante la storia pregressa di quei reparti e il notorio fatto che l’Umberto I serva anche l’area Stabiese-Torrese e quella Vesuviana, oltre l’Agro e altre zone limitrofe. Auspichiamo che anche i cittadini dell’Agro nocerino abbiamo le stesse possibilità di sopravvivenza di chi abita a Salerno, visto che l’ictus è una malattia tempo dipendente, tradotto prima si interviene e più si limitano i danni: le moderne tecnologie cliniche lo consentono, se non ci sono i medici tutto però va a discapito dal paziente».
LA DISORGANIZZAZIONE
Alfonso Citarella, segretario aziendale Cisl Medici lancia una dura accusa: «Quella della sospensione della rete ictus è un provvedimento parziale e temporaneo per 13 notti di questo mese del servizio di trombolisi, dalle 20 alle 8 del mattino, per i casi di ictus e che dovranno rivolgersi al Ruggi. Un provvedimento che è la naturale conseguenza della cronica disorganizzazione aziendale di cui dovranno subire le conseguenze i cittadini. Sono anni che la direzione aziendale viene sollecitata al completamento della pianta organica di neurologi della Neurologia di Nocera, senza che mai avvenisse. Ci faremo portavoce di queste esigenze prioritarie».
LA RICHIESTA DI INTERVENTO ALLA POLITICA
Ad accendere ieri i riflettori sulla questione rete Ictus era stato il consigliere comunale di Nocera Inferiore, Giovanni D’Alessandro, che insiste nel chiedere un apposito consiglio comunale sulla sanità territoriale per contrastare quella che definisce una sostanziale dismissione dell’Umberto I.