“La Trezza vuole entrare in maggioranza?”. “Pagano mi attacca per distogliere dalla verità”

Acqua pubblica a Rocca, il medico continua ad attaccare la consigliera comunale che replica accusando il figlio del sindaco di aver montato una campagna diffamatoria per evitare che si presti attenzione a quello che ha scoperto.

Sono giorni che Vincenzo Pagano, medico di Roccapiemonte, attacca sui social e adesso anche con un comunicato stampa la consigliera comunale di opposizione, Luisa Trezza, per la partecipazione ad una conferenza stampa della Gori e dell’Eic sullo stop alle morosità e il bonus idrico a favore delle fasce deboli. Secondo Pagano c’erano secondo fini in tutta la battaglia di Luisa Trezza.

Per la consigliera comunale, dai documenti ufficiali di cui è venuta in possesso con un accesso agli atti sarebbero emersi ritardi ed altro da parte dell’amministrazione comunale rocchese nella gestione del delicato dossier “Acqua pubblica” e per distrarre dalle sue scoperte, il figlio del sindaco l’attaccherebbe con bugie sui social. Luisa Trezza chiede ora l’intervento di varie autorità per essere tutelata anche nella sua azione amministrativa.

IL NUOVO ATTACCO DI VINCENZO PAGANO
“Io sono un cittadino che sta dalla parte della Resistenza per l’acqua pubblica e totalmente contro l’idea di privatizzazione che c’è dietro la Gori. Non penso di avere alcuna responsabilità, a meno che non ci sia nella mente di qualcuno il concetto farraginoso che l’identità individuale sia sovrapponibile a quella familiare e di conseguenza sovrapponibile a quella di una giunta nella quale è presente un familiare. Sono le solite argomentazioni pretestuose della consigliera in questione che cerca sempre più disperatamente di tenere in vita la sua presenza politica nata per altrui errore nel 2012.

Se vogliamo entrare nel merito all’epoca delle mancanze incriminate da lei all’amministrazione (30 giugno 2022), la signora era ancora dalla parte dell’amministrazione in carica che aveva sostenuto e con la quale voleva assolutamente candidarsi, complice l’insistenza di qualche suo familiare che non ce la faceva più a reggere la sua insistenza.

Dopo una sconfitta sonora della sua a dir poco eterogenea coalizione, dopo una sconfitta da parte sua totalmente priva di argomenti rilevanti la signora sostiene ancora che si possa aver paura delle sue “interrogazioni parlamentari”.

Vive in una favola?. Cerca ancora di entrare in maggioranza attraverso il ricatto della zanzara?
Il pensiero più probabile, secondo me e secondo tanti cittadini, è che l’entrata della Gori nel Comune di Roccapiemonte possa essere un elemento ghiotto per attaccare l’amministrazione in carica, trovare finalmente qualche argomento e in più, se prima di questa entrata si frequentano ambienti Gori/PD, potrebbe essere un elemento di interesse politico materiale.

Cioè si creerebbero posti di lavoro e a quel punto non conviene più essere troppo distanti dalla Gori.
Inoltre sembra quantomeno strano che chi sia veramente in guerra con la Gori e non ne condivide l’idea di fondo(!) poi ne possa pubblicizzare le politiche. Questo è il punto per chi, pur se in posizione di schiacciata minoranza, rappresenta il Comune di Roccapiemonte e non è solo un cittadino.

Vista la disperata situazione politica di chi ha avuto questa sonora sconfitta, è un pensiero lecito (tanti al suo posto non avrebbero interesse ad attaccare la Gori, in assenza di un’ un’ideologia ben salda e radicata) che pone interrogativi seri.

Rimandare al mittente questo interrogativo e ricamare intorno all’immagine del mittente, a mo’ del solito pernicioso saprofitismo, non è altro che la stessa pretesa di autorità e la stessa inconsistenza politica e di argomenti che dalla sua posizione la signora pretende di rimproverare ai suoi nemici, a quelli che non l’hanno voluta. Inoltre, se la signora ha intenzione di entrare in maggioranza minacciando me e la mia famiglia con il ricatto legale, proceda pure.

Al Comitato acqua pubblica andranno i proventi per il danno di immagine che da anni la signora tenta di farmi arrivando persino ad usare lo stigma della malattia mentale. Difficile da sopportare persino per le mie spalle larghe.

È ora di mettere fine alle insinuazioni e ai giochetti che, mi dispiace, una parte del mio amato paese fa ancora fatica a rintracciare e a denunciare nonostante l’urna abbia parlato chiaro. Roccapiemonte guarda avanti e non a chi rappresenta solo una sfortunata parentesi della sua storia”.

LA REPLICA DI LUISA TREZZA
luisa-trezza-politica-roccapiemonte-RTAliveSi continua con la diffamazione e soprattutto con le bugie! Il dottor Vincenzo Pagano dal 30 dicembre ha ripreso con i suoi pesanti attacchi social nei miei confronti solo perché, durante il Consiglio Comunale del 29 dicembre scorso, ho osato far venire alla luce un fatto a mio avviso molto grave. In pratica il sindaco di Roccapiemonte, ha inviato in ritardo la richiesta all’Eic di gestione salvaguardata, unica salvezza per il nostro Comune di non passare a Gori.

Tutto documentato dal carteggio in mio possesso dopo aver fatto accesso agli atti. Ebbene, già il giorno dopo, con messaggi su Facebook, il figlio del sindaco, mentre il primo cittadino si era limitato ad un comunicato stampa nel quale annunciava la volontà di voler proseguire con ogni mezzo la battaglia a Gori, parlando però di un termine non perentorio, quello stesso termine per il quale era stata respinta l’istanza presentata dall’ente, suo figlio dava il via alla campagna diffamatoria nei miei confronti, scrivendo di una consigliera di minoranza che partecipava alle riunioni della Gori per ottenere posti di lavoro per i propri stretti familiari ed instillando, cosa ancor più grave, la convinzione che io potessi addirittura favorire o quanto meno appoggiare il passaggio del nostro Comune alla Gori.

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Acqua pubblica a Rocca: “I ritardi dell’Amministrazione e le verità non dette”

Ovviamente fa capire chiaramente chi sia la consigliera di minoranza, cioè io. Mentre consiglieri e assessori di maggioranza tacciono sulla vicenda, il figlio del sindaco, professandosi un libero cittadino, ed ovviamente lo è, va al contrattacco, prima accusandomi di partecipare a riunioni con la Gori in cambio di favori personali, (posti di lavoro per marito, figli, cugini e compagni di merenda) correggendo subito il tiro sull’argomento, quando viene fuori che ero li per lavoro, per poi passare subito a sindacare sul fatto che io non potessi, neanche per il mio lavoro essere lì, né tantomeno, da giornalista quale sono, scrivere delle misure adottate da Eic e Gori in favore delle fasce deboli in quei comuni nei quali opera.

È come se un medico venisse sottoposto al giudizio dell’opinione pubblica qualora presti cure ad un criminale… Superfluo entrare nel merito di questo ulteriore tentativo di strumentalizzazione della mia professione e della mia professionalità delle quali devo dare conto solo all’Ordine dei Giornalisti, al codice deontologico, alle leggi ed alla mia coscienza! Ciò che mi chiedo, giunti a questo punto, è: Perché? Perché il figlio del sindaco continua ad attaccarmi politicamente, professionalmente e addirittura sul piano personale? In quale comune, in quale paese il figlio di un sindaco attacca perennemente e pesantemente sui Social gli avversari politici del padre e tutti coloro non allineati al suo pensiero?

Inoltre appare anche molto confuso in quanto continua a ripetere che al 30 giugno, termine ultimo per la presentazione della famigerata richiesta all’EIC, io fossi ancora dalla parte della maggioranza, altra notizia palesemente falsa, in quanto le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale si sono celebrate il 12 giugno e dal 13 giugno sono consigliera di minoranza e non ho mai avuto alcuna intenzione di passare in maggioranza né ho mai fatto parte della maggioranza Pagano in carica a Roccapiemonte dal giugno 2017.

Come potevo essere addirittura “complice” dei ritardi, distrazioni o errori della maggioranza, come sempre il Pagano sostiene in uno dei suoi tantissimi interventi a mezzo Social, se sono e resto una consigliera di minoranza? A questo punto è chiaro l’obiettivo che il dottor Vincenzo Pagano intende perseguire: distogliere l’attenzione dalla VERITÀ e creare confusione, attaccandomi. Ma non ci riuscirà.

Fortunatamente i documenti in mio possesso e che ho dovuto faticare ad avere, avendo atteso un mese dalla richiesta, parlano chiaro.

Il Comune di Roccapiemonte, dopo un lungo braccio di ferro giudiziario con la Gori, dopo diverse sentenze contrarie, aveva un’unica possibilità di continuare a conservare la gestione autonoma del servizio idrico, come affermato anche dall’avvocato Luigi Tretola al quale è lo stesso sindaco a chiedere un parere pro Veritate sulla vicenda, ed ossia quella di chiedere ed ottenere dall’ente idrico Campano la gestione salvaguardata. Dinanzi a questa occasione STORICA cosa fanno sindaco ed assessori? Presentano una richiesta di sole tre righe, e lo fanno anche oltre i termini.

L’Eic respinge la richiesta ed intima definitivamente al Comune di trasferire il servizio a Gori. C’è da dire anche che dopo aver fatto accesso agli atti ed aver letto tutta la documentazione ed illustrato i fatti in consiglio comunale, nè il sindaco nè gli assessori hanno contestato più di tanto, anzi, è parso che più di qualcuno neanche sapesse della bocciatura della richiesta. Assurdo!

Poi però, il giorno dopo, per fermare la consigliera Trezza e le sue Verità, scende in campo il figlio del sindaco di Roccapiemonte che, sempre a mezzo Social, bacchetta finanche il padre e la sua maggioranza, privi, a suo dire, di capacità dialettica. “Sono molto deluso in questa occasione dalla maggioranza – scrive infatti Vincenzo Pagano sui Social – l’opposizione ha un ruolo importantissimo per la dialettica democratica e la maggioranza dovrebbe tenere sempre alta la soglia della dialettica ed essere opposizione democratica all’opposizione”.

È per questo, probabilmente, che si sostituisce alla maggioranza ed inizia la sua “crociata” contro di me, non ritenendoli all’altezza.

Il dottor Vincenzo Pagano non entra minimamente nel merito dei fatti, anzi, preferisce parlare di tutt’altro. Gli ricordo che io ho un ruolo istituzionale è che il popolo mi ha affidato quello dell’opposizione, gli piaccia o meno, è così!

Il confronto deve essere circoscritto ai fatti politici ed amministrativi ma purtroppo tutto ciò gli sfugge di mano, come sempre. Anche durante la campagna elettorale è stato perennemente presente sui social, tentando in ogni modo di sminuirmi agli occhi della cittadinanza, accusandomi di aver tentato una candidatura nella lista di suo padre, cosa che seppur vera, non costituirebbe alcuna novità né reato, dimostrando solo, da parte sua, una grande ingenuità ed incapacità a rapportarsi alle normali dialettiche politiche che concorrono alla formazione di una lista.

Non contento, per tutto il tempo della campagna elettorale, ha rinvangato fatti politici risalenti al periodo 2012/2017, anni nei quali ero assessore della giunta Pascarelli, rispolverando episodi sempre ovviamente volti a danneggiarmi. Una situazione davvero grave, ai limiti della umana sopportazione, nonostante la mia grande comprensione e capacità di lasciar correre.

Ma come ho già ribadito, dopo oltre 10 anni di continue accuse, invettive e attacchi di ogni tipo, sempre da parte del dottor Vincenzo Pagano, ho dovuto difendermi, anche perché ho iniziato ad averne paura. Il dottor Vincenzo Pagano chiede al consiglio comunale di Roccapiemonte di intervenire e di chiedermi conto e ragione di una mia presenza, per lavoro, ad una conferenza stampa di Eic e Gori, a questo punto sarò io a chiedere al Consiglio Comunale di esprimersi sui gravi fatti che stanno accadendo a Roccapiemonte e che vogliono limitare e condizionare una consigliera comunale.

Chiederò anche l’intervento del Prefetto perché non trattasi più solo di un problema di natura personale come avete avuto modo di constatare. A Roccapiemonte, a mio avviso, sono a rischio la libertà e la democrazia.

Qualcuno dovrebbe capire che l’epoca feudale è stata superata da un pezzo e che i metodi oppressivi, uniti a veri e propri condizionamenti e tentativi di mettere a tacere le persone libere con le calunnie e le infamie, sono propri dell’Anti Stato che noi tutti abbiamo il dovere di denunciare e di combattere.

È palese anche il modo di replicare di Vincenzo Pagano. Io non infango né discredito, io racconto i fatti. Non entro nel merito delle famiglie né tantomeno tiro in ballo zii e parenti vari come invece continua a fare Vincenzo Pagano, potrei farlo anche io in un impeto d’ira, ma non lo farò, ho troppo rispetto delle persone e soprattutto appartengo ad un altro “livello”.

Non sapendo più a cosa appigliarsi, per l’ennesima volta, Vincenzo Pagano rigira la frittata, accusandomi di volerlo querelare solo per poi poterlo ricattare ed avere in cambio un posto in maggioranza!!! Scusate ma a me vien da ridere! Probabilmente o Vincenzo Pagano ha problemi di memoria o proprio non so che problemi abbia. Ma basta rileggere tutti i suoi post…

Prima dice che sto con la Gori per ottenere posti di lavoro, poi dice che sono complice degli errori della maggioranza, poi dice che stavo addirittura dalla parte della maggioranza, poi dice che politicamente non valgo nulla, poi dice che so solo urlare, poi dice che i voti di zio Franco stanno per finire, poi dice che volevo candidarmi con suo padre, poi dice che non potrei fare manco l’usciere del Comune, poi dice che il consiglio comunale di Roccapiemonte deve chiedermi perché ero ad una conferenza stampa per lavoro, poi dice che non posso fare la giornalista, poi dice che voglio ricattarlo per entrare in maggioranza ma
NON DICE CHE COSA È SUCCESSO CON LA GORI, PERCHÈ, CARI ROCCHESI, A ME E A VOI SOLO QUESTO INTERESSA!!!

E sapete perché non lo fa?
Perchè non saprebbe cosa dire, e allora fa ciò che gli riesce meglio, attacca me! Sinceramente, non so voi, ma io non ci sto più a capire niente!!! A me dispiace solo che Vincenzo Pagano sia così accanito nei miei riguardi da sempre e che ora voglia far passare il messaggio che lo sia io nei suoi confronti. Non lo sono, non ho mai scritto nulla nei suoi confronti, sono sempre e solo stata costretta a difendermi ed a replicare. Anche perché, non avendo lui ruoli pubblici, non avrei mai potuto tirarlo in ballo, essendo tutti i miei interventi, limitati o all’azione politica o ad informare la cittadinanza.

Concludo dicendo che “Errare humanum est, persevare no, è davvero diabolico”. Scusate se ho approfittato della vostra pazienza e… A futura memoria!”.

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